Dieci piccoli gialli 3 di Carlo Barbieri

Ed ecco Dieci piccoli gialli 3 (EL Einaudi Ragazzi, 2021), la terza “puntata” della brillante serie di mini-gialli di Carlo Barbieri destinati ai più giovani e non solo a quelli italiani, visto che i precedenti sono sbarcati anche in Cina e Turchia.

“Francesco, il bambino che tutti chiamavano Ciccio perché in Sicilia è il diminutivo di Francesco ma forse anche perché era un po’ cicciottello…”

Cominciano così tutti i racconti in cui il piccolo Ciccio, bambino che da grande vuole fare il poliziotto, si trova alle prese con ogni genere di misteri: dallo svuotamento di una cassaforte della cui combinazione è a conoscenza solo il proprietario, al furto in un appartamento blindatissimo a cui si accede solo con le impronte digitali e le cui telecamere non hanno visto entrare o uscire nessuno, a un tesoro introvabile lasciato in eredità da una nonna alla sua nipotina. Storie che "prendono" e fra le quali fa dappertutto capolino l’umorismo dell’autore; umorismo che in un racconto arriva persino a contagiare il titolo: succede in Ciccio e il giallo... del giallo, in cui a scomparire è proprio il giallo, sì, il colore, che qualcuno ha rubato durante una gara di pittura a scuola.

Anche se Barbieri non lo dice apertamente, noi abbiamo capito che il piccolo Ciccio altri non è che il commissario Francesco Mancuso dei suoi thriller per grandi; e quindi Barbieri è andato… più in là di Camilleri. Se il grande Andrea ci ha regalato un Montalbano maturo e un Montalbano giovane, Barbieri ha affiancato al Mancuso maturo un Mancuso bambino.

Un bambino simpatico, qualche volta timido, dotato di un grande intuito, che investiga spesso in tandem con il nonno, autonominato "ispettore nonno", con cui ha talvolta piccoli (e divertenti) conflitti generazionali, ma anche tanti momenti di complicità che diventa ammirato divertimento quando il nonno rivela un insospettabile passato da monello. Su tutto vigila la mamma, apprensiva e orgogliosa del suo “commissario”; ma c’è anche un poliziotto vero, l’ispettore Cangemi, che è diventato amico di Ciccio dopo che questo gli ha risolto diversi casi. Storie mai banali, scrittura scorrevole ma impeccabile... insomma un libro prezioso, perché, come quelli che l’hanno preceduto, intriga e stimola i più giovani alla lettura, distogliendoli, almeno per un po’, dalla solita playstation.

Molto bella la veste grafica e splendide e accattivanti le illustrazioni di Chiara Baglioni "che ha dato a Ciccio il volto giusto", come ci ha detto l’autore. Volti, quello di Ciccio e dei personaggi fissi, che secondo noi potrebbero dare vita a una bellissima serie di cartoni animati.

Carlo Barbieri, siciliano residente a Roma, ha vissuto per anni a Teheran e Il Cairo. Ad oggi ha pubblicato quattordici libri: sei thriller per adulti di cui è protagonista il commissario Mancuso della Omicidi di Palermo, tre raccolte di racconti umoristici e cinque di minigialli per lettori di 6-11 anni di cui è sempre protagonista Ciccio, bambino che da grande vuole fare il poliziotto.

Le opere più recenti, oltre a Dieci piccoli gialli 3, sono il giallo a sfondo esoterico Tre, pubblicato da Ianieri Edizioni nella collana “Le Dalie Nere” (2021), i mini-gialli per bambini Ciccio e il mistero degli antifurto e Ciccio e la vendetta dell’immondizia abbandonata (EL/Einaudi Ragazzi, 2021) e la raccolta di storie umoristiche Siculo Babbìo – Fantasie, discursi di cafè, mini racconti e persino mini gialli (Nuova Ipsa, 2020) che include i racconti vincitori del premio Umberto Domina per la letteratura umoristica.
Diverse opere di Carlo Barbieri hanno ricevuto riconoscimenti in manifestazioni letterarie di prestigio come Il Festival Giallo Garda e i premi Città di Torino, Città di Sassari, Fogazzaro, Scerbanenco@lignano.