Elisir d’amore
- Autore: Eric-Emmanuel Schmitt
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: E/O
- Anno di pubblicazione: 2014
Adam è un uomo di successo, bello, molto parigino che ha subito un lutto: la sua amata Louise si è trasferita in Canada, perché non sopportava che i due si vedessero con altri amanti e che avessero altre storie. Meglio cambiare vita.
Il carteggio è epistolare, ma potrebbero benissimo essere delle mail, per quanto sono concise le frasi. A volte sono solo due righe. Leggendolo, ho pensato a un libro di amore e disamore per pigri, per chi odia le subordinate, le frasi lunghe, i passaggi contorti. Qui si rispondono spesso al vetriolo. Eric-Emmanuel Schmitt ad un certo punto fa dire a Louise che vuole la sua copia del libro Le relazioni pericolose di De Laclos e apre uno spiraglio verso questo amore giocoso e al contempo crudele (ma la crudeltà non arriva fino a una fine che non diremo).
Louise lavora in un ufficio dove sbriga pratiche e scrive lettere; Adam è uno psicanalista di una certa notorietà, vive in maniera agiata in una bella casa al centro di Parigi. Clienti selezionati, ma anche complicati, perché la disperazione non ha censo e un giorno non risponde a Louise perché un suo paziente ha tentato seriamente il suicidio.
Nelle lettere si ricordano i vecchi tempi, quando si sono conosciuti vedendo all’Operà l’Elisir d’Amore, i cinque anni di convivenza. Adam rivela alla donna che durante l’idillio durato cinque anni, lui l’ha tradita molte volte, per egocentrismo, noia, perché stranamente più tradiva la sua amata, più aumentava l’amore nei suoi confronti. Magari qualche femminista avrà un malore, ma Adam, da psicanalista dice che per gli uomini il tradimento sessuale è naturale, non significa niente, costituisce solo uno sfogo momentaneo.
Perché si scrivono? Vogliono rimanere amici, che parlano di nuovi amori, progetti, cosa difficile, dove c’è stata passione e gelosia.
Tra scaramucce e gelosie postume i due sembrano più innamorati che amici, ma questa è la condizione per continuare a scriversi.
Lo psicanalista scrive soprattutto della paura di invecchiare. Basta leggere uno stralcio di una sua lettera:
"La pelle si stanca, la mente no. Che i nostri corpi si attraggano meno... in realtà sospetto che la sensualità sia superficiale, quanto l’epidermide di cui si serve. Sì, mentre la pelle si logora, si copre di rughe e si secca la mente si fortifica. L’amicizia è il seguito logico di un amore vero. Offrendotela non credevo di offenderti".
Nessuna donna vuole essere messa da parte, soprattutto se parliamo di Tempo Perduto e di invecchiamento.
Infatti la donna sovverte il finale, perché, anche se sembra una banalità, l’amore può durare tutta la vita.
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