Extravergine. Vergini si nasce o si diventa? di Chiara Moscardelli

Quali possono essere le sensazioni di una giovane donna che non conosce il padre e ha trascorso buona parte della propria vita con una madre fuori dagli schemi?
Una laurea in economia in una delle università più prestigiose d’Italia e il sogno di potersi occupare di editoria e libri.

La protagonista di Extravergine. Vergine si nasce o si diventa? (Solferino, 2019), il nuovo frizzante romanzo di Chiara Moscardelli, ricalca il modello di giovane donna che si divide tra la ricerca di un presunto e papabile uomo della vita e l’attività lavorativa che sembra andare nella direzione opposta rispetto ai desideri.

Extravergine è un libro che racconta le vicissitudini e i pensieri di due amiche quasi trentenni, tra insoddisfazioni, voglia di vivere e di divertirsi e timori rispetto al proprio futuro.

Tra l’ironia, il surreale e il perfettamente possibile nella nostra società, si susseguono fatti e vicende che creano tormenti, dubbi e paranoie nel genere femminile.
Tra appuntamenti, look non particolarmente sobri, amicizie stravaganti e aspettative, la protagonista cercherà di raggiungere il suo obiettivo, lasciandosi sedurre da differenti conoscenti e amici, illudendosi in più occasioni di essere prossima alla meta per poi vederla allontanarsi poco dopo.

Le donne possono essere diaboliche, amiche tra loro, rivali e anche le madri possono contribuire in rivalità e diavoleria. La protagonista, attaccata e sotto pressione su più fronti, riuscirà a districarsi tra intrighi famigliari, ritorni del passato, azioni mai compiute e obiettivi da conquistare.

I toni di Moscardelli rispecchiano quelli di altri suoi romanzi e con fare leggero e deciso vengono affrontate tra le righe importanti tematiche legate alle relazioni famiglia, agli intrighi e all’amore.