Fernando Pessoa. L’astrologo
- Autore: Fernando Pessoa
- Anno di pubblicazione: 2012
- A cura di Paulo Cardoso
- Casa editrice: Cavallo di ferro
- Anno di pubblicazione: 2012
Fernando Pessoa (1888-1935), portoghese, è uno dei più importanti poeti del XX secolo, ma non tutti sanno che egli fu anche un eccellente astrologo, i cui scritti vengono adesso raccolti e pubblicati da Paolo Cardoso, astrologo, pittore e saggista, con la collaborazione di Jerónimo Pizarro, professore all’Università delle Ande.
Tali scritti sull’astrologia erano firmati da un certo Raphael Baldaya, ossia l’eteronimo dietro il quale si celava in realtà proprio Fernando Pessoa.
Precisiamo che l’interesse di Pessoa per l’astrologia non era circoscritto ad una semplice curiosità intellettuale, in quanto tale disciplina veniva da lui esercitata con grande maestria e sapienza. Come specifica il curatore del volume, Pessoa era un astrologo che
“sapeva usare gli insegnamenti di una sapienza millenaria nella sua vita quotidiana, nei suoi frequenti dialoghi con se stesso e nella scoperta dell’interiorità degli altri. L’astrologia fece parte della sua vita. Con questa materia Pessoa aveva a che fare dal mattino alla sera, come attestano i diversi calcoli e studi realizzati, che riportano la data e l’ora precisa in cui vennero fatti. È rivelatore il fatto che Pessoa abbia utilizzato più di 2.000 documenti cartacei (tra i 30.000 che compongono il suo famoso lascito) per redigere e disegnare ogni tipo di testo astrologico, dai calcoli brevi, liste e grafici complessi, fino a lunghi testi e osservazioni pratiche, realizzando così centinaia di oroscopi” (p. 7).
Tra le altre cose, Pessoa cercò anche di rinnovare la pratica astrologica attraverso la cosiddetta New Theory of Astrological Periods e grazie anche a nuovi assiomi.
I suoi scritti sull’astrologia sono caratterizzati da diversi calcoli complessi, i quali all’epoca, per via della mancanza di moderni calcolatori, costringevano il poeta portoghese ad un lavoro particolarmente difficile. Infatti oggigiorno
“grazie a determinati programmi, si può dire che chiunque sia interessato può calcolare una mappa astrale in pochi secondi. Le tabelle più diffuse all’epoca di Pessoa, al contrario, obbligavano a lunghi e complessi calcoli prima di riuscire a fare un oroscopo” (p. 9).
Tra i più importanti scritti di Pessoa sull’astrologia abbiamo i cosiddetti oroscopi i quali servivano a quest’ultimo per sondare le figure che più lo affascinavano, tra le quali menzioniamo William Shakespeare, John Milton, Johann Wolfgang Goethe, Napoleone Bonaparte, Victor Hugo, Benito Mussolini, Charles Dickens, Vittorio Emanuele III, Raul Leal, ecc.
Ad ogni modo, Pessoa era estremamente interessato al problema della morte e, come specifica il curatore del volume nella sua introduzione, la morte
“per Pessoa, se non era un’ossessione è stata senz’altro un interrogativo lungo e costante. Tra le sue carte ci sono decine di pagine con calcoli e riflessioni su questo tema, nella maggior parte collegati alla propria morte” (p. 13).
Pessoa realizzava oroscopi anche per i suoi amici, parenti, ecc., ma quelli riguardanti i personaggi storici su menzionati gli facilitavano il lavoro poiché sin dai primi del Novecento
“già circolavano, come del resto succede ancora oggi, pubblicazioni che contenevano molti elementi astrologici di personaggi famosi, con i quali costruire la loro mappa astrale. Come l’opera […] di Alan Leo, pubblicata a Londra nel 1911” (p. 9).
Da questo punto di vista, l’astrologia diventava anche uno strumento grazie al quale creare o inventare storie e personaggi, un mezzo per poter inoltre sondare gli aspetti più nascosti della realtà, quindi è chiaro che l’importanza che Pessoa attribuiva all’astrologia era enorme.
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