Guaritore galattico di Philip K. Dick

Joe Fernwright è un restaura-vasi, però quest’attività, oramai, non è più redditizia sulla Terra. Questa sua condizione, insieme ad altri fattori, come il divorzio con Kate, l’impossibilità di trovare un altro lavoro perché incapace, lo portano a entrare in un circolo da cui sembra impossibile uscire: la depressione, che in più occasioni lo spingerà a pensare al suicidio, per via dell’assenza di una ragione di vita. L’unica sua distrazione da questo mondo è “il Gioco”, basato sull’indovinare titoli ragionando su frasi da decifrare, ma si tratta di un qualcosa di fittizio, e ben presto anche Joe lo capirà. I dubbi ritorneranno ad affiorare nella sua mente fino all’arrivo di una misteriosa lettera scritta da un’entità aliena, Glimmung, che richiede i suoi servigi da restauratore sul pianeta del contadino o “Sirio Cinque”. L’obbiettivo è uno, riportare in superficie l’antica cattedrale di Heldscalla, inabissata sul fono dell’oceano. Questo compito offre a Joe una nuova speranza, non tanto per la cattedrale, ma per il senso che ridà alla sua vita. L’impresa non sarà affatto facile perché il pianeta, insieme al suo “mare nostrum”, riserverà delle sorprese tutt’altro che semplici da affrontare.

Guaritore galattico (conosciuto anche come Giù nella cattedrale), pubblicato nel 1969, è un romanzo fantascientifico di Philip K. Dick (Fanucci, 2016, traduzione di Giuseppe Manuel Brescia). Sono molti i temi filosofici e politici che intercorrono fra le pagine del libro. L’oppressione politica in cui vivono i cittadini, che più che a cittadini somigliano a sudditi, li porta a cadere in una malinconia perenne, soprattutto nel caso di uomini come Fernwright, che non hanno distrazioni dalle domande esistenziali e dai dilemmi che martellano continuamente le loro teste, come il trovare un senso alla propria vita. Potrebbe essere questo un richiamo alla filosofia di Blaise Pascal, secondo il quale l’uomo si abbandona al “divertissement” per scappare dai problemi e dalle condizioni in cui la vita lo trasporta.