I volti dell’amore
- Autore: Nadia Fusini
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2003
Nel suo libro I volti dell’amore, Nadia Fusini si è ispirata alle letture dei grandi classici, per analizzare i tanti volti dell’amore e l’arte di amare. L’autrice apre il suo saggio con una poesia di Pound recensita da Vittorio Sereni che introduce all’epifania del volto:
il poeta vede uscire dal sottosuolo una folla indistinta, anonima. Ma ecco che si accendono come fossero luci le facce; i volti appaiono e sembrano al poeta petali su un ramo bagnato. Il volto appare. Il modo della manifestazione del volto è l’apparizione. L’epifania illumina d’un tratto il buio dell’anonimato. Il volto è una luce che si accende nella notte della metropoli. Nella metropoli, che sia New York, Parigi, Londra, siamo tutti soli, un’indifferente moltitudine senza nome, una folla di equivalenze, uno uguale all’altro e a nessuno… Ma tale indifferenza a volte si strappa e una faccia ci colpisce; che non sarà necessariamente bella, ma singolare. E’ allora che percepiamo l’esistenza dell’altro.
E’ quindi il volto la rappresentazione della nostra essenza, di come siamo e chi siamo; su di esso è disegnato in maniera indelebile il percorso della nostra vita con le sue passioni e i suoi dolori.
“Il mio volto è un’immagine interiore di me stessa, un’idea, un’ombra. E’ come io vedo me stessa, ed è, insieme, un’immagine che mi danno gli altri, una rassomiglianza. Somigli a tuo padre, mi dicevano da piccola. E io diventavo mio padre, prendevo a modello il suo volto. Il gioco delle rassomiglianze, insieme a quello della scelta del nome, è il gioco esaltante che accompagna la nascita. Il volto parla: parla con lo sguardo, parla con la sua apertura frontale, ma soprattutto con la sua profondità, una profondità che non posso afferrare ora e qui, tutta e subito…. penso che non si possa fare del male a una creatura che ci guardi diritto negli occhi. Non c’è bisogno che urli, basta che ci guardi in silenzio negli occhi: lo sguardo disarma lo sguardo. È questa l’epifania del volto.”
L’autrice esamina i volti dell’amore e le influenze storico culturali nei vari periodi letterari. L’amore ha diverse facce e si manifesta in diversi modi: la gelosia, il tradimento, l’obbedienza e la ferocia. La Fusini lo analizza nelle sue declinazioni, ripercorrendo alcune delle fasi sentimentali di quegli eroi e di quelle eroine che più abbiamo amato nella letteratura e nell’arte. Ha approfondito anche le figure dell’amore: fratelli e sposi, adultere e madri, i loro modi di incontrarsi, di amarsi e anche la passione che spesso distrugge: Otello e la bianca e nobile Desdemona con la virtù del silenzio; la bisbetica Caterina, con Petruccio, che invece è intrigante, pettegola e per questo disdicevole e oscena il silenzio il miglior ornamento per una donna, mentre la donna con la lingua pronta è una sabotatrice dell’ordine familiare ; Maggie Tulliver, la tragica eroina del Mulino sulla Floss di George Eliot (in realtà Mary Anne Evans) con il fratello Tom. In un secolo di ingiustizie, come l’Ottocento, Mary Anne, ad esempio, è costretta, per poter scrivere, a scegliere un nome maschile. Maggie, la sua eroina, diviene un ritratto di donna di grande intelligenza e passione. Ha tutte le virtù, scrive l’autrice, dell’eroe:
ha il coraggio, ha il senso dell’avventura, ha nobiltà d’animo, ma da lei è richiesta solo l’obbedienza.
Il viaggio nel sentimento dell’amore continua con Hester, la protagonista de La Lettera Scarlatta, emancipata dalla stessa legge che l’ha punita, e con il lucido delirio di Medea e tanti altri personaggi. Infiniti sono i volti dell’amore e l’autrice, con una raffinata e colta narrazione, prende a prestito le trame dei romanzi con i suoi personaggi per scomporli ed esaminarli come i protagonisti di una vita reale. Un affascinante percorso nella letteratura e nell’arte.
Un volto non è semplicemente l’ombra che ci rimanda lo specchio; è un senso di sé. Forse è la stessa cosa della coscienza di sé .
Nadia Fusini è nata a Orbetello e vive a Roma. E’ la più rinomata studiosa italiana di Virginia Woolf ed è autrice di saggi e romanzi fra cui, Lo specchio di Elisabetta, I volti dell’amore e Possiedo la mia anima. Anglista di fama internazionale, dopo un periodo di studi nel campo della letteratura americana negli Stati Uniti presso l’Università di Harvard, ha studiato Shakespeare e il teatro elisabettiano presso lo Shakespeare Institute di Birmingham. Insegna Letteratura Inglese e Critica Shakespeariana all’Università La Sapienza di Roma. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo, la traduzione e la cura delle opere di Virginia Woolf e degli scrittori Shelley, Keats, Shakespeare e Beckett. Collabora alle pagine culturali di La Repubblica.
I volti dell'amore
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I volti dell’amore
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