Di vita si muore. Lo spettacolo delle passioni nel teatro di Shakespeare di Nadia Fusini

Nadia Fusini è una critica teatrale intelligente e versatile che in questo libro, "Di vita si muore. Lo spettacolo delle passioni nel teatro di Shakespeare", analizza le passioni presenti nelle opere più famose di Shakespeare: Amleto, Otello, Re Lear, Macbeth, Giulio Cesare, è uno spettacolo impressionante.

La Fusini analizza e decostruisce ogni dramma scena per scena mettendo in luce le passioni che spingono ad agire i personaggi non solo l’amore, ma anche l’odio, l’invidia e la gelosia soffermandosi soprattutto sui personaggi malvagi (Jago, Gonerilla, Regan, Edmond) e ne esce un trattato sulle passioni legato ai cambiamenti che la Riforma ha portato nell’anima inglese.
Il secondo Cinquecento è un periodo inquieto e lo sarà ancora di più il Seicento.
Verso la fine del regno di Elisabetta I emergono conflitti irrisolti, classi sociali che si trasformano e nello stesso tempo un forte sradicamento della nobiltà.
Il pesante velo calvinista rende le persone tristi e insoddisfatte e alcune categorie sociali hanno il diritto di rivendicare, ma Shakespeare sembra rifarsi ad un ordine perfetto come voleva Elisabetta I "se non ci fossero i giudici, tutto sarebbe nel caos" e di questo passo.

Non è un libro facile da leggere, ma è interessante il rifarsi a schemi moralistici (trattati sulle passioni) legandoli a testi teatrali. Bel libro da leggere con lentezza per capire.