Il crollo della galassia centrale
- Autore: Isaac Asimov
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
Secondo libro della fortunata Trilogia della Fondazione di Isaac Asimov, “Il crollo della galassia centrale” è il secondo appuntamento con il progetto Seldon che dovrebbe evitare che alla fine del Primo Impero galattico subentri un periodo di barbarie lungo trentamila anni, riducendo tale tempo ad appena mille anni, quello necessario affinché un Secondo Impero possa costituirsi e garantire pace e serenità.
Asimov ci aveva lasciati nelle Cronache della galassia con la Fondazione, il pianeta alla periferia estrema della galassia, dove Hari Seldon aveva inviato un gruppo di scienziati, diventato un centro commerciale importante e potente, passando attraverso varie crisi che venivano brillantemente risolte passando da un tipo di società a un altro, in un parallelismo con quanto accaduto sulla Terra tanto evidente quanto interessante.
Il secondo libro è diviso in due parti. Nella prima la potenza della Fondazione aumenta sempre più fino a trovarsi a dover fronteggiare addirittura l’Impero Galattico. La seconda parte invece vede la minaccia causata da un essere non comune, un mutante che sembra avere poteri straordinari e contro il quale la Fondazione sembra impotente.
Il crollo della galassia centrale definisce un passaggio essenziale quindi. Fino a questo momento la tecnica aveva avuto un ruolo predominante, garantendo il dominio su tutto e tutti. L’apice viene raggiunto con la prima parte del libro, ma poi arriva il Mule, questo mutante con sviluppati poteri mentali, che mette in crisi l’intero sistema minando addirittura il progetto. La tecnica sembra insufficiente davanti a qualcosa che è più grande e incomprensibile. Qui sta la nuova crisi. Un punto ben evidente nel libro, quasi a sottolineare una rottura con tutto quello che c’era prima. Ma perché questa nuova crisi è così ampia? Perché sembra molto più profonda rispetto alle precedenti? Forse perché le precedenti crisi erano qualcosa che l’uomo aveva davvero affrontato nel corso della sua evoluzione. In questo caso non c’è niente di simile come esperienza e forse potrebbe essere il passo successivo che l’umanità dovrà affrontare.
La narrazione è avvincente e lineare e il lettore è proteso verso la scoperta di quello che accadrà alla Fondazione cercando di capire poi se la fantomatica Seconda Fondazione esista davvero, ossia quel mondo che era stato creato da Seldon insieme alla Prima Fondazione e che si trova al capo opposto della galassia rispetto a essa.
Il crollo della galassia centrale
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La saga diventa sempre più appassionante anche perchè Asimov è sì uno scrittore di fantasciuenza di tutto rispetto, ma sa creare un’atmosfera da libro giallo come nessun altro. Veloce il ritmo, coerente la trama. Ottima anche la recensione.