L’orlo della Fondazione
- Autore: Isaac Asimov
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
Seguito della trilogia galattica, il romanzo "L’orlo della Fondazione" è imperniato sulla vicenda umana di Golan Trevize, un terminiano molto intelligente che si trova al centro di un intrigo galattico.
Esiliato da Terminus dal sindaco Branno per motivi politici, è convinto di trovare la Seconda Fondazione e per questo motivo coinvolge nella sua avventura lo storico Pelorat che si rivelerà un compagno prezioso.
Nella Seconda Fondazione Stor Gendibal con l’aiuto di una contadina, Novi, fugge da Trantor alla ricerca di Trevize. Dopo una serie di avventure in mondi diversi tra cui la stessa Trantor, Jan Pelorat e Trevize giungono a Sayshell, pianeta che sembra un organismo vivente (e qui Asimov rinnova in modo originale la primigenia serie).
Intanto Golan scopre che la Terra è la sede dell’umanità da cui ha avuto inizio la storia e decide di sbarcare su Gaia dove incontra Bliss, una bella ragazza che diventerà l’amante di Jan. Nel frattempo Sten Gendibal e Novi raggiungono Gaia e insieme al sindaco Branno attendono le conclusioni di tutto e la rivelazione finale che sarà una grande confusione. Non dico di più perchè il finale spariglia le carte e sembra preludere ad un nuovo romanzo come difatti avviene.
Isaac Asimov sembra complicare sempre più le sue trame con la psicologia e non con i mostri e i trucchi. La trama del libro è buona, ma in generale questo romanzo ha un notevole calo di tensione rispetto ad altri anche per la presenza di una storia d’amore semplicemente superflua in un romanzo di fantascienza. Geniale invece la trovata della telepatia della povera contadina ignorante.
L’eccesso di tecnologia non permette una vita telepatica che compensa l’arretratezza tecnologica con la lettura dei pensieri.
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