Il diario di Sintra
- Autore: Christopher Isherwood Wystan Hugh Auden
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Barbès
- Anno di pubblicazione: 2012
Fino a qualche mese fa il nome di Sintra non mi avrebbe detto nulla. L’avrei confuso facilmente con quello di qualche regina araba appartenuta ad un romanzo di Emilio Salgari.
Un viaggio a Lisbona, l’estate scorsa, mi ha invece fatto scoprire questo splendido angolo del Portogallo: il coloratissimo e regale Palàcio da Pena, immerso nella Sierra di Sintra; i resti del Castelo dos Mouros (costruito dagli arabi nel VII secolo), nascosti fra rocce e querce; il Palàcio Nacional de Sintra, eretto in forme gotico-moresche, inconfondibile per gli enormi camini a forma conica.
Il titolo di questo libro mi ha quindi incuriosito e con lui la promessa di scoprire qualcosa di più di questo luogo che, negli anni del tramonto dell’Impero Britannico, è stato una piccola Montecarlo. Qui Lord Byron scrisse “Childe Harold’s Pilgrimage”, qui vissero l’eccentrico milionario Sir Francis Cook e sua moglie, Tennessee Celeste Claflin, femminista, finanziera e veggente. Un luogo che era tutto circoli di bridge e sfide sul campo del Golf Club.
Qui decisero di approdare, alla ricerca di una casa in affitto, nel 1935, tre tra i più importanti scrittori inglesi della nuova generazione di allora: Wystan Hugh Auden (“Il cittadino sconosciuto”, “Un altro tempo”…), Christopher Isherwood (“Addio a Berlino”, “Un uomo solo”…) e Stephen Spender (“Poesie”, “La lotta del moderno”…).
Pubblicato dalla casa editrice Barbès nel 2012, "Il diario di Sintra" è un libro leggendario, un "mito" di cui si parla da sessant’anni, pubblicato in anteprima mondiale nell’edizione italiana. In questo diario scritto a più mani e pazientemente ricostruito da fotocopie del manoscritto originale provenienti dalla Bodleian Library di Oxford e dalla Huntington Library in California, troviamo pensieri, narrazioni, storie, viaggi e, come giusto per un diario, piccoli fatti quotidiani. A volte la scrittura è quasi telegrafica, altre ha la stessa dignità di un’opera letteraria. Pagine sicuramente di grande interesse per il loro prezioso valore documentario.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il diario di Sintra
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