Il dubbio delle signorine Devoto
- Autore: Renzo Bistolfi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: TEA
- Anno di pubblicazione: 2022
Il dubbio delle signorine Devoto, ovvero Come spennare le oche senza farle gridare (Tea 2022) di Renzo Bistolfi è il nuovo romanzo che vede protagoniste tre anziane sorelle nubili nella Sestri Ponente anni Sessanta, già presenti nei volumi I garbati maneggi delle signorine Devoto (Tea 2015), Il coraggio della signora maestra (Tea 2016) e Lo strano caso di Maria Scartoccio, ovvero Un brutto caso di cronaca a Sestri Ponente (Tea 2017). Lo scrittore è nato a Genova nel 1954 e risiede a Milano, dove lavora come manager in una società internazionale.
“Odore di cera d’api e un vago sentore di violetta e di chiuso, come aleggia talvolta nelle pulitissime e ordinatissime case di certi vecchi, dove il minimo oggetto ha la propria collocazione da tempo immemorabile, come se ogni cosa fosse incollata al proprio posto”.
Domenica, 17 luglio 1960. Era questa l’atmosfera che permeava l’appartamento in via Privata Vassallo a Sestri Ponente delle signorine Devoto, delle quali si occupava con devozione ma anche con fatica Elvira, piccola e anziana domestica strabica. Non era normale che le signorine Devoto uscissero di domenica, a quell’ora del pomeriggio, le 15.00, con un solleone che avrebbe fatto sciogliere il cervello di qualunque persona si fosse azzardata a uscire di casa. Le signorine erano impazienti di visitare il Santuario di Virgo Potens, vedere la chiesa dopo i lavori che aveva fatto fare il parroco, assistere al Vespro, sublime occasione per commentare con lingua tagliente i lavori eseguiti.
Una domenica estiva come tante, tranquilla, di questo era certa Elvira, rimasta sola nell’appartamento vuoto mentre strofinava con il “Sidol” il tegame, cantando a squarciagola una canzone d’amore, cosa che mai avrebbe osato fare se le padrone di casa fossero state presenti. Ma un delitto avrebbe avuto luogo entro la sera di domenica, togliendo la pace al sonnolente quartiere dove le Devoto erano riconosciute e incontrastate autorità.
“Adesso di sopra stavano litigando alla grande, come al solito, ma si sentiva solo la voce di Isa”.
Anche in questo romanzo, l’autore descrive con sagacia e ironia un mondo ormai scomparso, dove spiccano tre signorine d’altri tempi di buona famiglia, che conquistano il lettore per la loro originalità e simpatia. Santa, Mariannin e Siria si somigliano, perché vestono tutte con tailleur fuori moda, camicette inamidate e cappellini ornati di frutta che le fanno sembrare uscite da una fotografia dell’Ottocento.
Nonostante l’aspetto esteriore comune, le sorelle, però sono diverse nei caratteri. Siria, la più anziana, ottantasette anni, cieca dalla nascita possiede acume e raziocinio. Mariannin, la sorella di mezzo, ottantadue anni, pignola, meticolosa, tende a perdere la memoria e ricorda un albero colpito dal fulmine, avvizzito e ridotto a corteccia. Santa, la più giovane delle Devoto, settantanove primavere, fisico vigoroso, modi decisi e impulsivi, si sente ancora una signorina da marito e culla il sogno di un fidanzato immaginario, che prima o poi deve tornare dalle Americhe.
Le Devoto hanno trascorso tutta la loro lunga esistenza insieme, vivendo in simbiosi tanto da apparire come un essere indifferenziato piuttosto che tre individui distinti. Leggendo il godibilissimo romanzo, le menti più fantasiose immaginano i volti delle signorine, i loro tic e le loro vesti antiquate: sarebbe bello se da questi libri venisse tratta una serie televisiva, che riscuoterebbe sicuramente successo.
“Sul marciapiede, c’erano tre vecchiette dall’aspetto bizzarro, vestite di scuro, con buffi e antiquati cappellini di paglia”.
Il dubbio delle signorine Devoto: ovvero, Come spennare le oche senza farle gridare
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