Il liceo di Alessandro Berselli

Il liceo di Alessandro Berselli (Elliot, 20219 è ambientato in un luogo per pochi eletti.

Lorenzo e quel giorno che ti cambia la vita. Un uomo brillante al quale mancava solo quel particolare, quella consacrazione che ti lancia in alto, molto in alto. Ed eccola, la conferma: Lorenzo ottiene un incarico come docente nel mitico Liceo Modigliani, una scuola frequentata soltanto da menti elevatissime. Un ghetto per ricchi, insomma.

Tutto sembra magnifico, ma, si sa, dietro l’opulenza spesso si nascondono le peggiori magagne. Bullismo, corruzione, violenze fisiche e psicologiche. La ciliegina sulla torta? Il suicidio di un’alunna che veniva bersagliata in tutti modi. E intendo proprio tutti…

Lorenzo dovrebbe farsi i fatti suoi, voltare lo sguardo dall’altra parte e mettersi in tasca i soldi, oltre all’orgoglio. Ma lui non è così. E nemmeno una collega vuole chiudere gli occhi davanti a quello scempio.

Sulla scena arriverà poi una ragazza particolare, una ragazza che segue solo le sue regole ed è decisa a dare una svolta alla sua vita. Come? È proprio questo il punto…

Alessandro Berselli torna con un thriller d’alto livello, quel livello che ci si aspetterebbe proprio da uno studente del Modigliani. Una storia che parte pacata ma che già dopo poche righe farà intuire dove andrà a parare.

Gli ingredienti? Uno scenario così luminoso da risultare nascondiglio ideale per le ombre che attanagliano il cuore e la mente di tutti noi, personaggi che definire tali è riduttivo, così magnificamente dettagliati nella loro superbia e nelle loro paure e dialoghi perfetti che ci accompagneranno fino all’ultima pagina.

Il liceo è una storia dedicata a chi vuole percepire sottopelle quella tensione genuina che ci manterrà svegli fino al momento in cui il castello di carte collasserà.
Senza scordare la colonna sonora, da veri intenditori.
Un buon libro? No. Un vero e proprio colpo da maestro.