Non fare la cosa giusta di Alessandro Berselli

La prima volta che ho letto il titolo di questo libro mi è venuto in mente un vecchio film di Spike Lee, “Fa’ la cosa giusta”. Il film narrava le vicende di tanti personaggi in un piccolo paese americano, durante una giornata particolarmente afosa, e un piccolo evento riusciva a trasformare una giornata noiosa in un dramma impressionante.
Alessandro Berselli ci narra la storia di Claudio e della sua famiglia, composta dalla moglie Fabiana e dalla figlia Erica. Lui e lei, quarantenni sprofondati in una crisi senza sesso, senza dialogo e, soprattutto, senza un’apparente ancora di salvezza. Erica, diciassette anni, contesa tra feste e ragazzi, tra voti e amiche. Il dialogo con il padre? Inesistente. Possibilità di recupero? Non si sa, ma Claudio farà di tutto per recuperare il rapporto con la figlia adorata…

In mezzo a questo dramma familiare, tanti attori e comparse che indosseranno una maschera e vomiteranno parole che serviranno solo a creare una gran confusione nella mente di Claudio. Baristi, alcolici, amanti, complici… Un girotondo di frasi e intenti che potranno portare soltanto in una direzione, quella in cui forse Claudio desidera davvero andare…

Alessandro suddivide il libro in due parti: bright side e dark side. Devo dire che, leggendo i capitoli riguardanti la bright side, tremavo all’idea di quello che avrei potuto trovare nella dark side… Quello che ho trovato, dall’inizio alla fine del libro, sono stato parole che tutti noi vorremmo dire o che almeno una volta nella vita abbiamo pensato. Claudio compirà azioni più o meno discutibili e forse qualcuno di noi giustificherà la peggiore di esse per poi inorridire falsamente di fronte alla più lieve…
Un libro che vi prenderà l’anima e che forse la porterà via con sé, magari solo un brandello. Un libro che vale la pena leggere, un inchiostro rosso come il sangue e nero come la disperazione, un inchiostro che s’imprimerà sul vostro cuore. Quanto in profondità, starà a voi deciderlo.