Il tesoro del pirata Dragut di Carlo Barbieri

Dalla sempre felice e feconda penna dello scrittore Carlo Barbieri esce Il tesoro del pirata Dragut (LEIMA edizioni, 2024), un agile e motivante racconto diretto a un pubblico di giovani futuri prossimi lettori. Il suo estro narrativo, sempre fertile e ricco di nuove e stimolanti produzioni letterarie, ha concepito in passato una serie di gialli per ragazzi e adulti con il Commissario Francesco Mancuso protagonista che, per i più giovani, diveniva il Commissario Ciccio. Ma vi sono stati tra i suoi scritti anche romanzi fantasy e serie di racconti gradevolissimi, dove non manca mai la venatura di umorismo e arguzia, cifra della scrittura di Barbieri, destinatario e meritevole vincitore di diversi premi letterari.

Siamo adesso, con quest’ultimo lavoro, in un genere sospeso tra fantasy e mistery story ma con un messaggio sotteso, un viaggio nel fantastico che è pur sempre un anelito a un presente e un futuro migliore.
Il giovane protagonista è scontento di non avere ricevuto in regalo un qualcosa di elettronico, in specie un videogioco da lui tanto desiderato. Ma ecco che gli viene proposto di avere la possibilità di ottenere le stesse emozioni, anzi di certo maggiori, in un altro modo, recandosi in un luogo che è per eccellenza una vera e propria, autentica dreams factory, ovvero una ricca libreria, “una fabbrica segreta di avventure” di ogni specie.
Ma ritornando al nostro, ecco come Giovannino, che questo è il nome del protagonista, scopre leggendo un libro di avventure come può emozionarsi ancor più, riuscendo quasi a sentire gli odori quali quello del mare e di viaggiare in tempi passati e in luoghi inesplorati e mai visitati. L’avventura narrata si svolge in mare, dove affiorano simpatici delfini, sopra un peschereccio dove il nostro giovane subisce le angherie e le malversazioni del malvagio padron Rocco e poi si mette alla ricerca di un tesoro perduto di un pirata di nome Dragut.
Tutta la vicenda è descritta con una scrittura lieve che pur coinvolge, ed è questo il fine principale che si propone l’autore, veicolando un messaggio diretto a stimolare alla lettura. Senza alcun dubbio risulta meritevole l’intento di Carlo Barbieri che, con una prosa accattivante ed un plot ben costruito, non manca in primis di intrattenere il lettore.

La lettura di un libro è un mondo che si disvela e che si apre ai nostri occhi suscitando emozione, meraviglia e stupore, dando la possibilità come di vivere un’altra vita, un altro vissuto che forse ci si auspicava. Come in un viaggio, ci si trova immersi in nuove esperienze, conoscenze e sapere e il privarsi di questa facoltà a beneficio di altre esperienze effimere appare una sempre più colpevole manifestazione del nostro vivere e operare quotidiano.