Io no di Lorenzo Licalzi

Qualcuno che non ci sta, questo sembra suggerire il titolo del romanzo di Lorenzo Licalzi, Io no (Rizzoli, 2009), un libro a più voci che parla della ricerca di sé e anche d’amore.

Flavio e Francesco sono fratelli. Si assomigliano? Nemmeno un po’.
Flavio è un uomo d’affari tutto d’un pezzo, ligio al dovere. Sempre e comunque.
Francesco è un sognatore. Insomma uno che prende le cose con ironia, senza pensare troppo alle conseguenze, tanto ci penserà la vita a rimettere le cose a posto. Un modo come un altro per aggirare i problemi.
Ma, si sa, alla fine gli opposti si attraggono (quasi) sempre.
E questo vale anche per le donne. Laura è la moglie di Flavio ma prima era stata insieme al fratello di lui.
E poi c’è Elisa. La donna di Francesco, vien da pensare, giusto per bilanciare le cose.
E invece no, perché è l’amante di Flavio. Prima; perché poi le cose sono cambiate e il vento, oltre al cuore, ha girato.
Fine della storia? Tutt’altro, non siamo che all’inizio.
L’inizio di una storia che farà tanti chilometri, scombussolerà cuori e finirà con il classico colpo di scena.
Siete pronti? Spero almeno voi lo siate, perchè i protagonisti di queste pagine (nonostante le apparenze) non lo sono affatto…

Lorenzo Licalzi ci porta in una storia che attraverserà diversi anni. E diversi amori.
Una storia che sembra sempre sul punto di trovare la propria conclusione, giusta o sbagliata, dolce o amara.
Poi arriva quel rovescio, quel colpo di vento inaspettato che rimescola le carte. Nel bene e nel male.
Una storia portata sul grande schermo da attori del calibro di Gianmarco Tognazzi e Myriam Catania, quest’ultima anche bravissima doppiatrice (una su tutte: Tatyana M. Ali in “Willy. Il Principe di Bel Air).
Una vicenda forse poco adatta ai deboli di cuore ma ugualmente appagante, nonostante i colpi duri che si nasconderanno tra le pagine.
Una storia ideale per estraniarsi dalle giornate, per viaggiare e per cercare di capire una volta di più le bizze del cuore.
Una storia dedicata tutti che chiede solo qualche ora per esser letta e apprezzata. E capita. Non sarà un grosso sacrificio, ve lo posso assicurare.