La vita che volevo di Lorenzo Licalzi

Siamo soddisfatti della vita che abbiamo? E’ davvero quella che volevamo? Che cosa invece saremmo potuti diventare? Quale altra vita avremmo potuto avere se avessimo preso una decisione anziché un’altra? E se le persone più importanti per noi fossero proprio quelle che mai abbiamo incontrato?

Una strana zingara all’incrocio di un semaforo che pone una domanda spiazzante. Il dialogo surreale e pieno di speranze per il domani tra due adolescenti in procinto di affacciarsi alla vita. Laura, dopo essersi riconciliata con gli uomini, sta per cadere in un gioco sottile quanto perfido. Un innocuo trillo di cellulare decide della vita di Maddalena. L’ultima siringa di eroina per una coppia di genitori tossicodipendenti. Una banale contravvenzione per divieto di sosta cambia l’esistenza di un marito e padre fallito. Un vecchio pescatore legato ad una struggente storia d’amore vissuta in gioventù, mai dimenticata.
Storie di uomini e donne le cui vite avrebbero potuto seguire un altro corso, soltanto se il destino o il caso avessero deciso diversamente.

Un numero di telefono sbagliato, una decisione non presa, un ritardo di pochi minuti ad un appuntamento, una sosta al bar prolungata più del solito, un percorso in auto modificato all’ultimo momento possono rivelarsi determinanti o, addirittura, fatali.

Licalzi gioca sull’imperscrutabile attraverso una sequela di racconti, legati tra loro da un unico filo conduttore. Storie di ordinaria quotidianità, commoventi, tragiche, trasgressive, profonde che mantengono alta la tensione narrativa del libro. Vicende che si dipanano e, talvolta, si intrecciano tra loro in un caleidoscopio di situazioni il cui epilogo viene deciso da un fatto infinitesimale. Ciò può suscitare inquietudini e al contempo speranze, ma questi racconti fanno riflettere su come un nonnulla possa cambiare in un attimo il corso della nostra vita.

In modo diretto, schietto e vivace l’autore rivela una profondità di pensiero affascinante. Tutto è movimentato dalla forza del destino oppure frutto della pura casualità? L’ultimo racconto, piacevole e scanzonato, fornirà una risposta a questo dilemma sorprendendo il lettore.