L’ala del corvo. Dietro la tenda di Maura Maffei e Ronan U. Ó Lorcáin

“L’ala del corvo” (Parallelo45 Edizioni, 2016) di Maura Maffei e Ronan U. Ó Lorcáin è il secondo episodio di “Dietro la tenda”, la saga famigliare dei Ui Bhrolchàin e Ui Chlèlrigh, due famiglie irlandesi di fede cattolica che hanno combattuto allo stremo la prepotenza e l’arroganza dei vicini inglesi e l’imposizione della fede anglicana.

Siamo in Irlanda nel 1746 nel magnifico scenario del Connemara che abbiamo già incontrato nel precedente romanzo “La fragilità della farfalla” (Parallelo45 Edizione, 2015), dopo un aspro dissidio interiore, il fiero colonnello Bran O’ Brolchàin decide di chiedere la mano di Lbhaoise Uì Chlèlrigh, figlia di fatto del suo peggiore nemico, e l’autore impunito dell’omicidio di sua sorella. Bran all’inizio è spinto da spirito di vendetta e dalla necessità di difendere i beni della sua famiglia dalle insidie del pastore anglicano Hugony Newman, innamorato della ragazza, e di cui non si fida. Il pastore di fatto amico della famiglia Ui Chlèlrigh fa da intermediario nella proposta di matrimonio e non lascia trapelare le sue vere ragioni. La legge in vigore in Irlanda dal 1745, infatti, non gli permette di sposare Libhaoise, poiché lei è una cattolica e lui un anglicano e, inoltre, sa bene che il colonnello Bran non può raggirare la ragazza e la sua famiglia poiché così facendo metterebbe a rischio la sua stessa sicurezza. Alcuni uomini svolgono un’attività segreta in una falegnameria che, di fatto, ne è la copertura: se questa venisse svelata porterebbe alla forca un vescovo, cinque preti e otto dragoni irlandesi, congedati dalla cavalleria di Maria Teresa d’Asburgo. Il segreto sono proprio quei cinque preti che sotto le mentite spoglie di semplici falegnami capitanati da Bran, ex colonnello dell’imperatrice, appoggiati dal vescovo e da altri eroici soldati continuano di nascosto la loro lotta contro l’oppressore.

“L’ala del corvo” rispetta in pieno la documentazione storica precisa e dettagliata del precedente romanzo e ne mantiene anche l’atmosfera magica. La vera protagonista del romanzo è un Irlanda spogliata di ricchezze e nobiltà ma non del suo orgoglio patriottico e della sua piena appartenenza alla fede cattolica. Maura Maffei e Rónán Ú. Ó Lorcáin sono riusciti a portare alla luce un pezzo della storia irlandese poco nota dove i commerci e le industrie irlandesi cattoliche furono deliberatamente annientati dagli inglesi protestanti. Queste misure causarono un graduale declino economico e l’emigrazione massiccia dal paese. I due autori sono riusciti a creare personaggi memorabili e una narrazione avvincente. Attendiamo, visto il finale irrisolto, con grande curiosità il terzo episodio.