L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome
- Autore: Alice Basso
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2015
Una scrittrice/traduttrice/editor che ha consuetudine con le atmosfere delle case editrici del Nord ci regala questo romanzo insolito, che gira intorno al mondo dei libri, dei casi editoriali, dei best seller costruiti a tavolino, degli insospettabili ghostwriter che si celano, più spesso di quanto sappiamo, dietro i grandi successi di classifica che vediamo in altissime pile nelle grandi librerie cittadine.
Vive e lavora a Torino presso la casa editrice L’Erica la trentenne Silvana Sarca, detta Vani, una dark lady nostrana che ha scelto il look tipico dell’eroina di Stieg Larsson, la celebre Lisbeth Lisander, veste solo di nero, impermeabile nero ai piedi, ciuffo nero sugli occhi e rossetto viola. In realtà la ragazza è geniale, e lo sa bene il suo capo che se ne serve per scopi non proprio esemplari: Vani riesce ad entrare nello stile, nel cervello, nel linguaggio, nella modalità espressiva di chiunque, e quindi è lei che scrive per conto di chi poi diventerà ricco e celebre, mentre a lei è riservato l’anonimato, niente contratto e una paga indecente.
La trama costruita da Alice Basso ne L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome è decisamente avvincente: la spregiudicata e brusca Vani, perennemente sulla difensiva, finisce per innamorarsi, e qui cominciano i suoi guai. Ma mentre cerca di mandare avanti la sua avventura amorosa, si trova coinvolta suo malgrado in un’altra storia: il rapimento di una autrice famosa, Bianca, capace di parlare con gli angeli e di decretare il successo economico della casa editrice, potrebbe rivelarsi un fallimento senza remissione.
Ecco allora Vani mettere in campo le sue grandi qualità intuitive, la sua personalità camaleontica, la sua vasta cultura letteraria, l’indubbia competenza linguistica. Il romanzo si trasforma in un thriller pieno di imprevedibili colpi di scena, al centro dei quali il personaggio di Vani emerge in tutte le sue sfumature emotive, proponendosi alla fine come un raffinato “profiler”.
Alice Basso deve aver letto molta letteratura scandinava, aver tradotto molto, aver letto e scritto altrettanto; L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome è originale, scritto con buon gusto, capace di raccontare i più diversi ambienti: dai locali più malfamati di Torino, alle grandi librerie dove accorrono i fan che comprano i libri solo per farseli autografare dalla celebrità del momento, dai corridoi delle case editrici al poligono di tiro dove si spara. Telefonini dove si inseguono sms, spesso compromettenti, articoli di giornale che suscitano scandalo, il libro è ricco di termini inglesi usati anche impropriamente (ghostwriter, feedback, profiler, box, on demand, groupies), ma anche di tante appropriate citazioni di letteratura alta, il romanzo che la brava Vani compone per lo scrittore trendy è proprio costruito sulle citazioni dei grandi romanzi degli autori americani, Steinbeck, Fitzgerald, Hemingway, Roth, Chandler, “una sorta di Forrest Gump a base letteraria”.
Angeli, imposture, falsi, siti internet e nickname anonimi, Basso gira a 360 gradi intorno al mondo dei libri, di chi li scrive, di chi li pubblica, di chi li legge, di chi ci guadagna troppo e di chi ci perde... ma alla fine leggere e scrivere sembra essere la vera vocazione del personaggio vincente di questo romanzo, intelligente e versatile, assolutamente originale.
”Vani è un puzzle, e meno male perché una sola persona in possesso di tutte le sue caratteristiche potrebbe essere molto difficile da frequentare dal vivo”
... infatti è un vero personaggio letterario!
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
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