Le aquile della notte di Alice Basso

Alice Basso torna in libreria con il suo personaggio di carta, la dattilografa Anita Bo, nel libro intitolato Le aquile della notte, pubblicato da Garzanti editore.
Un libro giallo, che affonda le sue radici nei lontani anni Trenta, descritti con minuzia e frutto di ricerche esaustive.

Anita Bo è una felice ragazza dei suoi tempi. È promessa sposa a Corrado, giovane rampollo torinese, che le permette di procrastinare il loro matrimonio per sei mesi, perché Anita vuole fare esperienza in campo lavorativo. Così accetta l’incarico da segretaria in un giornale, la rivista gialla “Saturnalia. Con il suo caporedattore, Sebastiano Satta Ascona, si occupa di tradurre le avventure americane di un investigatore di loro invenzione.
In realtà il regime non permette di raccontare la cronaca nera e giudiziaria dell’epoca. Ma questo è un impedimento, che i due, superano con graziosa nonchalance. Camuffano la realtà con il racconto delle avventure americane di un personaggio di loro invenzione, in modo tale che nessuno possa dire nulla.
Tale comportamento però implica dei rischi, perché il clima creato dal regime è quello che è. Così lo scoglio, durante una trasferta a vendemmiare in Langa, viene brillantemente aggirato. Qui Anita fa una scoperta sconcertante: in questo bel luogo si aggira, furtiva, gente pericolosa.

Anita riflette. Gente misteriosa, che si raduna di notte, di nascosto, non si sa bene dove? O qualcuno ha intercettato gli scout, e quella sinistra diceria è la versione ingigantita delle illazioni che i paesani possono aver fatto su di loro, su queste strane sagome sguscianti dell’alba fra i boschi attorno al paese. Oppure c’è davvero altra gente strana che si riunisce di nascosto, e le Langhe sono un luogo molto più curioso e avventuroso di quanto Anita avrebbe mai pensato.

Che sarà mai? In realtà sono riunioni nel bosco di scout, proibiti dal regime:

Fuorilegge! Esatto. Se non fosse che stamattina ne ho scovato un gruppetto nel bosco, come un mazzetto di funghi.

Quando poi uno di loro verrà trovato morto, il rischio si innalza. Chi ha voluto, e perché, la morte del giovane Nicola, figlio del notaio del luogo? Riusciranno a scoprire il colpevole?

Il quarto volume di una saga con protagonista una donna che non si può non amare. Profonda conoscitrice dell’animo umano e delle sue deviazioni, Anita, è figlia del suo tempo, anche se non ne condivide appieno costrizioni e ipocrisie.
Uno stile frizzante e, a tratti, ironico completano una lettura che guarda al passato con precisione e malia letteraria. Per gli amanti dei libri di Alice Basso una ennesima conferma; per gli altri una lettura che conquista.
Unico neo: la narrazione risulta essere un po’ troppo prolissa, ma è solo un’eccezione che non sminuisce il valore intrinseco dell’opera.