L’ultimo dei Santi
- Autore: Marisa Salabelle
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2019
Marisa Salabelle ambienta i suoi gialli nella dorsale appenninica tosco-emiliana e precisamente nella frazione di Tetti. I suoi libri paradossalmente portano con sé un’insolita morale, dimostrano cioè che il criminale, a volte, è migliore delle persone che non hanno commesso nulla, in realtà più per ignavia, paura, indifferenza che non per altro.
In inverno in queste zone appenniniche ci sono pochissime persone, perlopiù gente di una certa età, vecchietti che in ogni caso non hanno bisogno di badanti o di stare in ospizi ben arredati. Sono persone temprate, che non soffrono il caldo perché stanno in alto, non nell’afosa e piana Pistoia, la città più vicina, che ha un centro storico suggestivo e bello e dove i turisti mangiano bene, anche se per il turismo, Pistoia non è la prima scelta, rispetto ad altre città relativamente più vicine. Per non soffrire il caldo afoso, nelle famiglie giovani è sempre una guerra.
Al centro di L’ultimo dei Santi (Tarka edizioni, 2019) c’è una coppia, lei, Valentina, che accudisce due bambini piccoli e il marito Saverio, che lavora al giornale La Nazione, come giornalista sportivo che scrive soprattutto di calcio, ma segue anche altri sport come il basket e la pallavolo femminile, con quelle ragazze con le gambe lunghe, i capelli legati e i pantaloncini di lycra.
Non che Saverio sia un libertino, ma il matrimonio con Valentina si trascina ormai stancamente da anni. Infatti l’uomo ha già una relazione con una di quelle ragazze del basket, che ha abbandonato lo sport, perché rimasta incinta di Cosimo, un bel bambino, che ha la fossetta al mento come Saverio; così giovane l’uomo ha già tre figli di due madri diverse.
Valentina voleva andare al mare ma poi si rassegna e vanno con la madre di lei, Ornella, a Tetti. In paese si parla molto della caduta di uno dei fratelli Santi, che sono la famiglia più ricca del paese, che mentre usciva a buttare spazzatura è caduto su una lastra di ghiaccio ed è morto. Una tragica fatalità, se non fosse che anche un altro fratello Santi, Alvaro, cadde da una impalcatura. Ma presto arriva la notizia che anche l’ultimo dei fratelli Santi muore in un incidente d’auto, allora la gente comincia a mormorare.
La morte dei tre fratelli Santi porta a Tetti il Commissario Borghi e l’appuntato Corrieri perché ormai è acclarato che i tre fratelli Santi, benestanti, con un sacco di terra tutta loro e alcune case di Tetti e appartamenti a Pistoia, che qualcosa è successo, un fatto anche lontano, legato alla ricchezza dei fratelli.
Le donne dei paese borbottano che i maschi della loro età non si rassegnano che sono vecchietti, che puoi finire su una lastra di ghiaccio e, se vivi solo, nessuno se ne accorge e il piede scivola. Certo è che il Commissario Borghi chiede gli alibi di quelli che erano già lì al momento delle "disgrazie", non tenendo conto dei nuovi arrivati, giunti a Tetti perché hanno ancora una casa lassù e vengono a prendere il fresco. Intanto Saverio fa su e giù da Pistoia e chiama continuamente Martina per capire che fine abbia fatto, se è andata in vacanza oppure ha raggiunto i genitori in Spagna.
E poi c’è il problema degli Elfi, che sono una nutrita comunità di persone, che rifiutano il sistema capitalistico, vivono nei boschi in case arrangiate, dove quello che “tuo è mio” e viceversa fino ad arrivare alle relazioni intime per cui se vai con altre donne, la tua donna non rimarrà certo fedele. Gli Elfi fanno artigianato con il legno, da lampade a oggetti utili per la casa e praticano l’allevamento delle api e possiedono l’orto dove coltivare verdure e alberi di frutta. La sera si stordiscono con la marijuana, e ci sono due tipi, Vaccaro e Macchioni, che hanno precedenti penali.
Ma che c’entrano con la morte dei fratelli Santi? Come se non bastasse muore pure il Gere, sembrerebbe un altro caso di fatalità assurda, un vaso di fiori che gli cade proprio in testa e lo uccide all’istante.
L’unico a rimanere vivo è Osvaldo, detto Baldo, che per gran parte della sua vita ha fatto assistenza alla sorella, non proprio con tutti i venerdì. Cose che capitano quando il sangue non si cambia e ci si sposa tra cugini di secondo grado, ma anche di primo. Viene chiamata a deporre la moglie di Alvaro che vive a Pordenone da anni, con figli e compagno, perché non ha mai divorziato.
Quando scappò da Tetti, Regina Traversari in Santi, lasciò una bambina di due mesi appena, di nome Doriana, che fu cresciuta dalla zia. La donna fece quella scelta straziante perché a Tetti stava soffocando. Le altre donne già avevano cominciato a sbottonarsi. A quanto pare, i tre fratelli Santi erano arroganti, trattavano tutti dall’alto in basso le mogli o le donne, tranne Ermanno che non era sposato. Le donne venivano trattate come cenci, ritenute buone solo per cucinare e figliare.
Nel frattempo Saverio, il giornalista, scopre che Marianna vive in un una casupola nei boschi e suo figlio Cosimo è già amico di Giada, sua figlia, e di Valentina. Ne vedrete delle belle.
Un giallo scritto da Marisa Salabelle con una grande precisione e uno stile che raramente si trova nei gialli italiani. Si capisce subito che la scrittrice potrebbe scrivere un grande romanzo, senza restare circoscritta alle regole della letteratura di genere.
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