Il ferro da calza
- Autore: Marisa Salabelle
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
Ambientato nel nuovo millennio, dopo i fatti tragici e controversi durante il summit dei G8 a Genova, troviamo Saverio che ha fatto carriera e ora lavora a Bologna, ha scritto un libro sui fatti di Genova, dal 19 al 22 luglio del 2001, perché lui era lì e venne picchiato dalla polizia, che aveva proprio perso la testa e non riconosceva più chi sfilava pacificamente e chi no. Questo l’antefatto di Il ferro da calza di Marisa Salabelle (Tarka edizioni, 2022).
Come sappiamo dal romanzo precedente, L’ultimo dei Santi, Saverio ha due famiglie, una con Valentina, la sua ex moglie che bada a una ragazzina di nome Giada e al piccolo Tommaso, mentre l’ex amante Martina ha un figlio, Cosimo, della stessa età di Giada. Lui deve stare una settimana con i figli legittimi e un’altra con Cosimo, che passa sempre in secondo piano.
Ma d’altra parte le due donne non perdonano Saverio e non vogliono mischiare i figli, che già hanno capito qualcosa e in ogni caso Giada e Cosimo sono amici, ma Saverio rispetta Valentina e Martina. Si è comportato male e mai più potrà contare sull’affetto delle due donne, che lo hanno odiato molto, e ora è subentrata un’indifferenza difficile da scalfire.
Nel frattempo Saverio è a Porretta per partecipare col suo libro a un convegno in cui è presente anche “Amnesty International” e il fotografo Felix, anche lui a Genova.
Chi ha coordinato tutto è una ragazza di nome Marianna, bellissima, alta, gambe chilometriche , ma il più del lavoro lo ha fatto Ginevra, piccolina, di una bellezza scialba, perché usa pochissimo trucco. Arriva il giorno del convegno. Tanto sa già che quando arriverà Marianna, in ritardo, Ginevra avrà già messo i segnaposti, un piccolo buffet, quello che c’è da fare in una data così importante.
Ginevra inizia a chiamare Marianna, ma non risponde nessuno. Anche il fidanzato di Marianna è preoccupato, è sotto casa di lei, senza chiavi, ma trovano il modo per entrare e trovano Marianna in un lago di sangue, con un ferro da calza che dalle spalle è arrivato al cuore.
Nel frattempo il convegno viene evacuato, ma non si dice il motivo; in modo vago si parla di motivi di sicurezza. Nel frattempo il medico legale oltre all’arma del delitto, ovvero il ferro da calza, scopre che la bellissima Marianna era ancora vergine. Ginevra l’amica, che ne era a conoscenza, giustifica il fatto affermando che sia lei che il fidanzato volevano aspettare.
Ma questo fantomatico Nicola, il moroso di Marianna, non sembra straziato dal dolore, non sembra nemmeno un fidanzato. Saverio che, come sappiamo, è un donnaiolo che ha avuto la bella idea di mettere incinte moglie e amante nello stesso periodo, sa il perché della freddezza di Nicola.
Non esiste che non insisti neanche un po’ con la donna che devi sposare per farlo prima. Accadeva anche ai tempi delle mamme e delle nonne di essere importunate da fidanzati focosi, ragione per cui poche arrivavano illibate al matrimonio.
Quello che dice Saverio, anche in modo inappropriato e dozzinale, convince il fotografo Felix, anche lui uomo bellissimo ma sempre a caccia di ragazze, come Saverio che, però, appena accenna alla ragazza di turno la sua situazione familiare scappa a gambe levate.
Saverio ha capito che Nicola è una copertura, perché è gay ma vuole tenere la cosa all’oscuro, perché Porretta Terme non è Bologna, né Milano.
Comunque persone che non hanno un alibi ce ne sono molte, a cui si aggiunge anche l’assessore Costa, che era l’uomo che Marianna amava e di cui si confidava con Ginevra.
Lei replicava che Marianna con la sua bellezza, poteva avere uomini bellissimi ai suoi piedi mentre l’assessore Costa era basso, con la pancetta, e pochi capelli. Ma Marianna non voleva sentire ragioni nemmeno quando l’amica le diceva che aveva già due figli, e che la moglie devota alla famiglia stava per averne un altro.
Marianna stava sprecando la sua bellezza con uomini sposati oppure stava ore a chattare con uomini anche in stanze private, tanto che l’uomo con cui chattava più spesso, che abitava in montagna, quando fu trovato dal giornalista Saverio e dal fotografo Felix, si scoprì essere un ragazzo delizioso, che faceva l’insegnante elementare, ma stando sempre coi bambini, per lui la chat era anche un modo per evadere dalla quotidianità e dall’isolamento della montagna.
Nel frattempo si scopre, dopo che sono ormai entrati nel computer di Marianna (siamo ancora nel 2002) che la ragazza era sì illibata, ma scriveva cose a sfondo sessuale in modo molto esplicito e spinto, come se avesse una doppia personalità.
Invece era solo una narcisista che credeva di restare bella per sempre.
E inoltre era irragionevole, perché Ginevra si sfoga col commissario affermando che lei e l’Associazione “Il Granello di Senape” volevano una piazza più prestigiosa per il convegno: Bologna, ad esempio. Ma a Porretta Terme c’era l’assessore e Marianna era convinta che lui fosse innamorato di lei, mentre l’assessore di lei non ne poteva più, in realtà.
Libro più concentrato rispetto a L’ultimo dei Santi, e ormai in bilico tra narrativa e letteratura di genere. Marisa Salabelle ha la capacità di entrare nelle storie in modo minimalista, ma con grande sapienza letteraria, ricostruisce un mondo coi suoi personaggi.
Il ferro da calza
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