La bella confusione. L’anno di Fellini e Visconti
- Autore: Francesco Piccolo
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2023
È meritato il successo ottenuto da questo libro, La bella confusione. L’anno di Fellini e Visconti (Einaudi, 2023), molto coinvolgente, che racconta la storia e il successo di due film, Il Gattopardo e Otto e mezzo, due registi, Luchino Visconti e Federico Fellini in un anno speciale per la storia del cinema italiano, il 1963, quando i due capolavori videro la luce, quasi contemporaneamente.
L’autore, Francesco Piccolo, è il terzo protagonista di questo racconto epico, magico, ironico, clownesco, surreale, ma davvero incantevole. Lo sceneggiatore e scrittore casertano, che da bravo provinciale arriva a Roma in cerca di occasioni, era nato nel 1964, dunque era appena nato quando escono nelle sale cinematografiche italiane i due film capolavoro che segnarono, inesorabilmente, anche l’inizio del declino dell’avventura nata all’inizio degli anni Quaranta con Ossessione di Visconti, a cui erano seguiti i capolavori del Neorealismo, che avevano reso la cinematografia italiana conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.
La rivalità tra i due grandi artisti comincia presto, negli anni 50, quando si fronteggiano due stili diversi, due modi di affrontare la macchina da presa, e soprattutto due modelli diversi di sceneggiatura: La strada, con i due incredibili personaggi di Pallina e Zampanò, e Senso, sontuosa ricostruzione della Venezia sotto il dominio asburgico, con una strepitosa Alida Valli, mettono confronto i due registi che alla Mostra del cinema di Venezia, nel 1954, concorrono per vincere.
Sarà premiato Fellini - e Visconti non lo perdona.
Il libro nasce da una ispirazione letteraria. Francesco Piccolo aveva letto un libro tra i meno noti di Natalia Ginzburg, ma molto interessante e pieno di rivelazioni: La famiglia Manzoni, da cui uscivano retroscena a dir poco sconvenienti della vita familiare del grande autore italiano; anche nelle pagine di questa bella confusione leggiamo meschinerie, ripicche, vendette, ripensamenti che videro coinvolti i due maggiori registi del nostro cinema, i loro amici, i loro amanti segreti, i grandi maghi della musica, Nino Rota, della sceneggiatura, personaggi del calibro di Suso Cecchi D’Amico, Ennio Flaiano, Brunello Rondi, Pinelli, tutti coinvolti nelle beghe, rivalità, fra Fellini e Visconti che stavano girando quasi contemporaneamente i loro più importanti film.
Centrale nella vicenda il personaggio di Claudia Cardinale, scritturata da Visconti per il personaggio di Angelica, ma poi convinta da Fellini a partecipare anche a Otto e mezzo, il film in fieri, problematico, di cui lo stesso regista non sapeva bene se e quando lo avrebbe portato a termine, tali le incertezze, i dubbi, che incatenavano Federico Fellini ai suoi sogni, agli incubi, alla depressione latente che solo il grande psicanalista Bernhard riusciva a dipanare.
La Cardinale che faceva la spola tra Roma e Palermo, tra i due set, mentre Visconti la voleva nera di capelli, e Fellini chiara per la Claudia incontrata alle terme, sottoponendosi alla tortura di un tintura di capelli quotidiana, dicono di una stagione di “geni” irripetibile, di un mondo di attori straordinari, Mastroianni, Sandra Milo, Burt Lancaster, Alain Delon, Stoppa e Morelli, che impersonarono con dedizione estrema i capricci, le ubbie, i dubbi, la forza rivoluzionaria di due artisti che tutti poi ci invidieranno.
I due film ebbero entrambi enorme successo di pubblico, malgrado critiche non sempre lusinghiere per motivi politici: Visconti schierato a sinistra, mentore del Pci a guida Togliatti, Fellini acclamato dal partito di centro, dopo La Strada, offrono uno squarcio di quella lotta intransigente che si svolse durante la guerra fredda: alla fine Fellini sarà premiato imprevedibilmente al Festival di Mosca, mentre Visconti trionferà a Venezia.
I due artisti, che si erano ignorati per anni, si riconcilieranno grazie all’intervento necessario di Giulietta Masina.
Tanti gli episodi, i retroscena, gli scambi epistolari, gli aneddoti, veri o presunti, presenti nelle pagine del bel libro di Piccolo: sullo sfondo il romanzo di Tomasi di Lampedusa e la sua trasformazione in un capolavoro della cinematografia, grazie a un lavoro di equipe artigianale di qualità straordinaria; ma anche la personalità straripante di Federico Fellini, una sorta di incantatore, capace di tirare fuori rendendole immagini di qualità sublime il portato delle proprie inquietudini, delle irresolutezze, a partire dal desiderio di immedesimarsi nel suo alter ego, Guido, un disciplinato e fedele esecutore dei suoi bizzarri cambi d’umore, Marcello Mastroianni.
Per chi ama o studia cinema, libro indispensabile per capire dinamiche che lo spettatore ignora, ma che spiegano molto di un mondo che sembra magico e felice, ma capace di nascondere drammi, amarezze, enormi difficoltà.
Ho appena rivisto Il Gattopardo restaurato, di Fellini sono da sempre una ammiratrice, ho letto questo libro con curiosità e con piacere
La bella confusione: L'anno di Fellini e Visconti
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La bella confusione. L’anno di Fellini e Visconti
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