La cugina Phillis di Elizabeth Gaskell

La casa editrice Elliot nella sua Collana “Raggi” riedita il racconto “La cugina Phillis” (2019, titolo originale "Cousin Phillis", traduzione di Massimo De Pascale) di Elizabeth Cleghorn Gaskell (Londra, 29 settembre 1810 - Alton, 12 novembre 1865), pubblicato per la prima volta in quattro parti nel 1864.

È un grande momento per un ragazzo quello in cui per la prima volta raggiunge l’indipendenza abitativa.

Il giovane Paul Manning a soli diciassette anni, grazie al padre, lavorava come impiegato agli ordini dell’ingegnere capo Mr Holdsworth, che aveva intrapreso la costruzione del breve tratto ferroviario da Eltham a Hornby. Paul, era andato a vivere in una stanzetta d’angolo sopra una pasticceria di Eltham, cittadina capoluogo di contea e aveva iniziato a sperimentare il significato della parola “indipendenza”, lui che finora non era mai stato fuori di casa, essendo figlio unico di due genitori severi. Una vita poco movimentata "ogni mattina alle otto ero alla mia scrivania, all’una tornavo a casa per pranzo e alle due rientravo in ufficio”, tanto che spesso gli riusciva difficile riempire la lettera settimanale da spedire a casa ogni sabato, dove il ragazzo raccontava ai genitori quello che aveva fatto durante la settimana trascorsa. Era così passato un anno e Paul mentre si apprestava a compiere diciannove anni, aveva conosciuto la cugina Phillis, la cui stessa esistenza aveva, fino a quel momento, ignorato.
Una seconda cugina della madre di Paul aveva sposato il pastore indipendente di Hornby, Ebenezer Holman e viveva nel grazioso villaggio di Heathbridge, dove Paul si era recato insieme al suo capo. In una lettera la madre di Paul chiedeva al figlio di recarsi nuovamente a Heathbridge e di presentarsi al reverendo Holman come l’unico figlio di Margaret Manning, nata Moneypenny. Con estrema riluttanza Paul obbedendo al desiderio materno si era recato a Hope Farm, un’oasi di verde, di pace e di erudizione, dove spiccava la bellezza della cugina Phillis, alta, dalla pelle bianca e dai capelli biondi. Vederla e amarla era stato un tutt’uno per Paul Manning, ma non aveva fatto i conti con Mr Holdsworth, anche lui sensibile al fascino di Phillis. Sentivo

lo sguardo di quei profondi occhi grigi fisso su di me, anche se, quando sollevai repentinamente il mio verso di lei, la colsi che esaminava qualcosa sulla parete sopra la mia testa.

In una campagna inglese che muta fisionomia con l’arrivo della ferrovia, Gaskell ambienta il classico triangolo amoroso, mentre si compie l’educazione sentimentale del giovane Paul ammaliato dalla seducente cugina di secondo grado. Poche pagine scritte con uno stile impeccabile che fanno di questo racconto un piccolo grande capolavoro della letteratura inglese.

Mi sembrò che Phillis mi salutasse con più calore del solito, mentre la cugina Holman era la gentilezza in persona. Eppure, sentii in qualche modo di aver perso il mio posto e di essere stato soppiantato da Holdsworth.