La noia
- Autore: Alberto Moravia
- Categoria: Narrativa Italiana
Dino è un artista, un pittore, è scontento di quello che dipinge. Dino è ricco, si può permettere di non vendere i propri quadri e di vivere nell’agio. Dino conosce una ragazza giovane leggermente ottusa che non è innamorata di lui. Fanno l’amore continuamente, anche nella stanza della madre di lui; lui è ossessionato da questa fanciulla che si chiama Cecilia, una piccolo borghese, con un padre così così, una madre già vecchia di abitudini domestiche. Dino la frequenta senza un motivo, poi ne diventa ossessionato, vuole comprare Cecilia affinché sia tutta sua. Invece la ragazza lo tradisce anche con altri uomini. Dino impazzisce e poi... la fine non si dice mai.
Oltre a una ragazza, una madre, una casa, una macchina, Dino ha i suoi quadri.
Dino si annoia da quando era piccolo, sempre costantemente. Non la noia intesa come non fare niente, ma come avvizzimento della realtà. Le parole di Moravia sono di un’incredibile bellezza, la noia come riduzione:
"è propriamente una specie di insufficienza o inadeguatezza o scarsità della realtà".
Dino fa l’esempio di un bicchiere: se io lo guardo continuamente il suo valore d’uso si riduce, più lo guardo, meno capisco a cosa serve e perché si chiami così.
"Per adoperare una metafora, la realtà, quando mi annoio, mi ha sempre fatto l’effetto sconcertante che fa una coperta troppo corta, ad un dormiente, in una notte d’ inverno… oppure la mia noia rassomiglia all’interruzione frequente e misteriosa della corrente elettrica in una casa… oppure la mia noia potrebbe essere definita una malattia degli oggetti, consistente in un avvizzimento o perdita di vitalità quasi repentina”.
Dino vede solo cose: la madre è una cosa, i soldi sono una cosa, Cecilia è una cosa che però non gli appartiene. Lei è libera e lui con la sua gelosia e il sesso sfrenato vuole comprarla. Dino non riesce a possedere veramente e carnalmente Cecilia perché non è un oggetto.
Pubblicato nel 1960, "La noia" è un romanzo bellissimo: i dialoghi con Cecilia sono richieste di compravendita, le parole con la madre sono sferzanti. Il film di Damiano Damiani a un certo punto vede Cecilia (ovvero Catherine Spaak), sul letto della madre di Dino (interpretata da Bette Davis), ricoperta completamente di soldi. Il sesso per Moravia poi era una forma di conoscenza: nei suoi romanzi, non solo in questo, non c’è compiacimento, tanto meno pornografia.
Intervista ad Alberto Moravia sul romanzo "La noia"
La noia
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