La ragazza e la notte di Guillaume Musso

I segreti tornano sempre a galla, come ci racconta Guillaume Musso nel suo La ragazza e la notte (La Nave di Teseo, 2018 traduzione di Sergio Arecco).
Un campus, uno come tanti, un luogo comune, quasi banale, ma non per questa storia… Tre amici sono legati dagli studi, dalla vita, dalle passioni e da un unico, inconfessabile segreto.

Nel 1992 una studentessa fugge con il professore di filosofia, una storia d’amore sopra le righe che i due volevano vivere fino in fondo, fino all’ultimo respiro. E l’hanno fatto.
Passano gli anni e, dopo quella tragica e romantica fuga, Thomas, Maxime e Fanny si sono persi di vista. Ma la vita ha altri piani per loro.
Le riunioni, le mitiche riunioni degli ex alunni. E lì non si scappa, ci si ritrova sempre.
Assieme ai giochi adolescenziali, alle interrogazioni a sorpresa, ai vecchi amori.
E a quei segreti che sembravano dissolti nella nebbia, ma che sono bravissimi a ricomparire proprio nel momento meno opportuno...
Insieme, anni prima, hanno fatto qualcosa di terribile, hanno nascosto quel segreto nella loro testa. E nel muro della palestra. Che ora deve essere demolita e che, inevitabilmente, riporterà a galla le loro paure più recondite. La più grande?
La solita: il futuro che, inesorabilmente, va loro incontro. A folle velocità.

Guillaume Musso percorre da tempo la strada del thriller e lo fa a modo suo, come sempre.
Un modo che in molti conoscono e apprezzano, uno stile narrativo fresco, ma non per questo meno incisivo, uno stile che riesce a catturare con poche, semplici parole.
La ragazza e la notte è una storia all’apparenza semplice che si diramerà in direzioni differenti per poi collassare, alla fine, in un unico punto.
Sconvolgendoci. Piacevolmente.