Lulu on the bridge
- Autore: Paul Auster
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Einaudi
Sceneggiatura scritta da Paul Auster, uno dei migliori scrittori americani, di un film del 1998 "Lulu on the bridge" racconta la storia di Izzy, sassofonista colpito da una pallottola che una sera trova su un cadavere un numero di telefono e una misteriosa pietra dai bagliori azzurri. Il numero di telefono lo porta a Celia, una giovane attrice che sta per avere la parte di Lulu, il personaggio creato da Wedekind e personificante la forza vitale.
Quello che i due vivono è l’esperienza della pietra magica che sembra guidare i loro passi con la sua essenza magica. Essa però è desiderata da un personaggio ambiguo, Van Horn che sequestra Izzy e lo tormenta psicologicamente; intanto Celia è preoccupata per Izzy...
La storia va avanti fino alla conclusione finale con Celia (o meglio Lulu) che da sola sul ponte vede passare un’ambulanza e tutto sembra tornare al punto di partenza con Izzy che sta per morire. E forse è stato tutto un sogno.
Auster gioca molto sull’ambiguità tra realtà e sogno, tra bellezza e quotidianità, tra episodi prosaici e poetici perchè la vità è fatta di tutto questo. E forse il significato della vicenda è quello che dice Dave, uno dei personaggi: "la vita è solo un’illusione". Probabilmente nel momento della morte Izzy ha sognato un’altra vita e anche Celia si è identificata con Lulu, il suo personaggio. O forse il significato è un altro.
Libro splendido e splendido film, è in fondo una favola malinconica in cui brilla una pietra magica ad indicarci il cammino e che tutti, buoni e cattivi, in fondo cerchiamo.
Sicuramente un testo da cui trarre spunto per riflettere sull’amore e sui rapporti umani. Una lettura adatta a chi non sa fermarsi alla superficie delle cose.
Lulu on the bridge
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