Monte Mario di Carlo Cassola

Monte Mario di Carlo Cassola (1917-1987) è un romanzo pubblicato nel 1973 da Rizzoli e ambientato a Roma in epoca contemporanea.

Elena è una giornalista che chiede ospitalità al suo amico ed ex fidanzato Mario, ufficiale dei Carabinieri. La permanenza in casa di Mario si protrae per un tempo maggiore di quello che avevano tacitamente pensato all’inizio, fino a quando lei decide di lasciare un biglietto di saluto e andarsene.

Sì, ma quella è più sfuggente di un anguilla. Lo sapeva dal tempo del loro quasi fidanzamento. Non era mai riuscito a baciarla bene. Si tirava subito indietro.

Il romanzo è il racconto di ciò che succede nel periodo di coabitazione, con una coda nella quale si risolvono una serie di questioni narrative. Per tutto il tempo che Elena è sua ospite, Mario ingaggia un duello con se stesso, tra il senso del dovere consono al suo ruolo di militare il cui decoro deve essere una condotta di vita e, dal lato opposto, gli approcci erotici reiterati e i tentativi di avviare con la donna una storia che non sia solo platonica.

Un superiore deve farsi vedere il meno possibile dai suoi sottoposti. Se nasce la confidenza, addio disciplina. Appena entravi un po’ in confidenza con un sottoposto, la disciplina si allentava.

Ne viene fuori un comportamento contrastato fra l’abitudine al rigore tipico nel suo ruolo istituzionale e i numerosi pensieri, sotterfugi, tentativi, riflessioni, propositi e tentazioni che fanno di lui un personaggio che mette in chiaro come la facciata pubblica sia diversa dalla vita privata e più nascosta. Dall’altra parte c’è Elena, una donna molto complessa, inafferrabile, indipendente ma anche insicura, a volte estremamente determinata eppure ambigua, consapevole del proprio fascino ma ingenua, una persona che lotta tra le convenzioni e la rivendicazione della propria libertà. Un personaggio molto bello e particolare che Cassola ha saputo disegnare con maestria.

Elena portava il vestito poco sopra al ginocchio, ma ora che aveva accavallato le gambe gliele vedeva fino a mezzacoscia. Si sprofondò per vedergliele meglio. Elena se ne accorse e diventò rossa. Pure non fece quello che sarebbe stato logico che facesse, cambiare posizione.

A quest’opera si associa comunemente un momento di svolta nella produzione letteraria dello scrittore, il quale si sposta da tematiche vicine al neorealismo verso un registro più intimistico. Il binomio di rassegnazione e saggezza ricorrente in alcuni suoi personaggi esprime forse nel romanzo uno dei motivi più forti. Monte Mario rappresenta dunque la storia di una storia d’amore che resta allo stato potenziale, un grande equivoco irrisolto, un’occasione perduta. Cassola non offre alcuna risposta e anzi diversi interrogativi restano in un limbo, per cui il romanzo offre molte possibili interpretazioni come ogni buon libro che si rispetti.