Nel grande regno di Thulas. Storia di natura, di macachi e di amicizia di Paola Maria Liotta

Lo sfruttamento del nostro Pianeta negli ultimi decenni, la deforestazione in Amazzonia, gli incendi di vaste aree, ancora vivo il ricordo del più recente in Australia, e la modernizzazione industriale, hanno reso la nostra Terra vulnerabile senza più nessuna protezione dai cataclismi generati dai cambi climatici, una serie di calamità che hanno determinato e originato in noi tutti, soprattutto nelle ultime generazioni, una nuova cultura ambientalista e la necessità di un cambio di condotta universale.

Con una nuova coscienza politica, i temi ecologici sono entrati di diritto nella cinematografia con la produzione di film impegnati nei messaggi ecologisti, proprio come in letteratura. Attraverso le storie e i racconti narrati nei libri si possono conoscere a fondo gli effetti disastrosi del riscaldamento globale e in questo modo si può educare al pensiero ecologico, imparando al meglio come rispettare il nostro ambiente. Paola Maria Liotta, insegnante, scrittrice, ha al suo attivo numerosi libri nei quali ha spaziato su vari temi, dalla musica in Piano concerto Schumann (Il seme bianco, 2019), alla storia classica di Teseo e Arianna narrata in Al mutar del vento (Convivio editore, 2020).

In questo suo ultimo lavoro Nel grande regno di Thulas. Storia di natura, di macachi e di amicizia (Algra Editore, 2021), curato dalla redazione di Scrittura a tutto tondo, si è cimentata in una storia naturalistica di grande impatto emotivo, con una cura minuziosa e paziente nel tracciare luoghi e sentimenti.

Una famiglia di macachi dall’elegante profilo, dal manto lucido e una spiccata lucentezza del pelo fulvo, il musetto rosa e le zampette candide, vive da millenni nella bella e verde regione di Thulas, tra le rovine dei templi e i villaggi sul fiume Grande che conducono al Grande lago.
Il fiume è costellato da grandi massi quasi a sembrare le antiche are, poste verso il cielo. Una bellezza assoluta di luoghi incontaminati, un ambiente mistico e silenzioso fino al Grande Tempio avvolto nella vegetazione, che sembra aprirsi sul paradiso, meta di turisti e pellegrini. La grande mamma Hera vigila con saggezza sui nuovi cuccioli, Elsa e le sue sorelle, è depositaria degli insegnamenti nel sopravvivere tra arbusti e rami di alberi, e raccomanda alle nuove nate di fare sempre attenzione. Assecondare la natura è accettarne le stagioni e l’imprevedibilità. Vivono tutti insieme, legati tra di loro, in un famiglia che ha fondato sulla solidarietà tra tutti gli esseri che popolano gli alberi, i campi e le acque, la loro esistenza. Da qualche tempo sembrava che la natura intorno fosse morta, dopo che alcune zone erano stare date alle fiamme. Un pericolo continuare a vivere lì e bisognava trovare un altro posto dove stare.

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Possibile che questi luoghi rigogliosi di acque e di fronde fossero ridotti a uno scheletro vivente di Madre Natura?

Gli incendi si susseguiranno e mettersi in cammino verso la Montagna Sacra non sarà facile per i nostri macachi: l’amico uccello, un iris dalle piume bianche, saprà guidarli.

Quale non fu la sorpresa di tutti gli animali delle grande foresta di Thulas, l’indomani, quando si svegliarono in uno scenario apocalittico, o quasi: le acque, fino al giorno precedente terse e cristalline, erano ridotte a una specie di massa grigiastra e, in superficie, vi galleggiavano ceneri e resti di fogliame bruciacchiato.

Oltre la caligine e le folate di fumo che rendevano l’aria irrespirabile, la strada poteva nascondere pericoli: serpenti, piante carnivore, o esseri umani, trafficanti di legname e terribili bracconieri di cuccioli di macachi.
Nel loro viaggio i nostri piccoli protagonisti incontreranno Mino e Isabel, entrambi giornalisti di El Tiempo, famosi per le loro battaglie ambientaliste. Isabel, figlia di un geologo e di una botanica, ha viaggiato molto e conosce più lingue; Mino, rimasto orfano e cresciuto dai salesiani, è invece un fotografo affermato. La loro spedizione è in difesa della natura, e per raccogliere testimonianze e filmati per informare le comunità internazionali di ciò che stava avvenendo in quella parte del mondo incontaminata.

Il Grande Tempio nella antica Thulas con la sua lunga scalinata dove i macachi e le loro dinastie vivevano in libertà, li lascerà senza fiato, come le foreste intorno immense e visibili a occhio nudo. Un territorio esteso e poco vigilato dal governo centrale, dove il malaffare era riuscito ad approfittare di quei luoghi di ricchezza sfruttando il suolo, disboscando i parchi e allontanando i contadini dai propri villaggi.

Nel grande regno di Thulas è un romanzo delicato e nello stesso tempo potente, lucido della realtà, un viaggio tra le meraviglie della nostra natura, le sue fragilità e gli orrori generati dagli uomini. Una scrittura piena d’incanto a ricordarci un futuro cupo forse non molto lontano, e di quanto la natura nei millenni abbia saputo insegnarci.