Nell’erba alta
- Autore: Stephen King Joe Hill
- Casa editrice: Sperling & Kupfer
- Anno di pubblicazione: 2013
In attesa della pubblicazione del seguito dell’amatissimo Shining, Stephen King regala ai propri fan un breve racconto, Nell’erba alta (Sperling&Kupfer, 2013), che ha scritto insieme a Josh Hill, un autore che fino a poco tempo fa scriveva nascondendo la sua vera identità, che ha deciso di svelare solo quando ha raggiunto il successo come scrittore. Hill è il diminutivo di Hillstrom King a dimostrare la sua parentela filiale con l’ineguagliabile maestro del brivido.
Nell’erba alta, quindi, nasce dalla collaborazione dei due scrittori, padre e figlio, che hanno unito le loro menti creando una storia di appena 40 pagine che tiene attaccato il lettore al libro dall’inizio alla fine. È evidente la grande maestria di entrambi: non a caso Hill è figlio di King e si vede, non solo se leggiamo i romanzi da lui pubblicati ma anche in questo stesso racconto emerge la stessa capacità ereditata dal padre di creare una trama ricca di suspense e orrore senza limiti.
La storia è molto semplice ed è tipica dei racconti horror brevi e intensi: due fratelli di nome Cal e Becky sono in viaggio con la loro auto e stanno attraversando le campagne del Kansas perché la ragazza è incinta di sei mesi ed è diretta insieme al fratello a casa degli zii per essere aiutata nella gravidanza. Il viaggio procede normalmente fino a quando, abbassando improvvisamente i finestrini dell’auto, i due iniziano a sentire un bambino che piange. Quella voce urla, chiedendo pietosamente aiuto a chiunque passi da quella parte. I due fratelli si convincono che la voce provenga dalla fitta erba che costeggia la strada e, ignari del pericolo e del rischio a cui stanno andando incontro, scendono dall’auto per verificare di persona il mistero. Addentrandosi nell’erba eccezionalmente alta, non sentono soltanto la voce del bambino che continua a chiedere aiuto sempre più vicino ma anche quella della madre, che, al contrario, intima di allontanarsi perché è troppo pericoloso. Cal e Becky scopriranno che madre e figlio non sono gli unici ospiti di quella strana vegetazione ma c’è anche il padre del bambino che sembra vagare affamato e rabbioso in cerca di qualcosa o qualcuno. Più il tempo passa, più i due fratelli perdono l’orientamento, fino a dividersi senza più ritrovarsi. Ognuno di loro è perso in quella distesa malefica e viva di erba che comincia a prendere possesso di ogni cosa.
In questo racconto sapientemente orchestrato per creare paura ed ansia fin dalle prime pagine, emerge una volontà lovecraftiana degli autori di rendere protagonista una natura indomita e perversa, malata e aliena molto più forte di tutti gli sforzi umani. Come sottolineava lo stesso Lovecraft nei suoi racconti, l’uomo può fare davvero poco o nulla di fronte a forze sconosciute che sono tanto potenti quanto terribilmente folli. Quello stesso caos di cui permea le storie architettate nei suoi racconti sembra emergere anche in questo della famiglia King, conducendo il lettore verso un finale che, nonostante la bravura dimostrata nello stile, risulta troppo eccessivo e soprattutto sfruttato.
L’epilogo quindi lascia perplessi e ci fa pensare che è davvero un peccato non aver risolto la storia in modo diverso anche se la soluzione reale del mistero non esiste, proprio perché non può esistere se si parla di natura e di forze incondizionate.
Non mancano all’interno del testo allusioni al telefilm Fringe, proprio per la presenza soprannaturale di molti elementi e situazioni e anche ad altri sceneggiati di successo come Walking Dead e Sons Of Anarchy.
Insomma la collaborazione dei due autori non lascia indifferenti, magari invoglia con entusiasmo i fanatici del Re ad acquistare la copia di questo racconto che in ebook ha un prezzo eccessivamente alto (5 euro per sole 40 pagine). Resta comunque un tassello necessario per chi segue la narrativa di King e del figlio e, anche se non brilla per originalità e sorpresa, si cataloga come un ottimo passatempo nell’attesa di leggere i due romanzi più attesi dei due autori: Doctor Sleep per il padre e Nos4a2 per il figlio.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Nell’erba alta
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