Oltre l’inverno di Isabel Allende

“Oltre l’inverno” (Feltrinelli 2017, titolo originale Más allá del invierno, traduzione di Elena Liverani) è il nuovo romanzo di Isabel Allende, una delle autrici latino-americane di maggior successo al mondo.

“Imparavo finalmente, nel cuore dell’inverno, che c’era in me un’invincibile estate...”.

Una frase di Albert Camus tratta da “Ritorno a Tipasa” (1952) è l’esergo, simbolico fil rouge dell’intera narrazione, del testo della scrittrice cilena naturalizzata statunitense, premiata nel 2014 da Barack Obama con la Medaglia presidenziale della libertà. Nel romanzo dedicato a “A Roger Cukras, per l’amore inaspettato”, attraverso le vicende di tre personaggi, Isabel Allende compone un testo di stringente attualità, che pone l’accento su temi di rilevanza universale quali l’emigrazione e l’identità nazionale.

“Verso la fine del dicembre 2015 l’inverno si faceva ancora attendere”.

Tre settimane dopo Capodanno,

“quando ormai nessuno pensava più al ritardo del calendario, la natura si svegliò all’improvviso scrollandosi di dosso la sonnolenza autunnale e scaricando la più violenta tempesta di neve a memoria d’uomo”.

Nel piccolo quartiere di Prospect Heights a Brooklyn Lucia Maraz, cilena di Santiago, viveva in un piano interrato, un vero e proprio tugurio di cemento e mattoni. Del resto Richard Bowmaster, proprietario di “quella grande casa di mattoni scuri”, non era interessato all’arredamento degli interni né alle comodità. L’uomo era il referente di Lucía all’Università di New York, dove la sessantenne, coetanea di Richard, aveva un contratto come visiting professor per sei mesi. Alla scadenza del semestre, la vita di Lucia sarebbe stata un’incognita: si sarebbe dovuta cercare un altro lavoro e un altro luogo dove vivere fin quando non avesse deciso del suo futuro. Una sera, durante l’ennesima, furiosa tempesta di neve, nel bel mezzo di quel gelido inverno piombato su New York all’improvviso, Richard aveva tamponato l’automobile di una giovane dall’aspetto latino americano, evidentemente spaurita. Quando la ragazza aveva suonato al campanello della sua abitazione l’unica cosa che era venuta in mente di fare a Richard era stata di chiamare la cilena del piano interrato.

“Da quando la conosceva, quella donna aveva sempre dimostrato di essere una seria professionista, ma non c’era nessuna ragione per supporre che sarebbe stata in grado di gestire un problema così insolito”.
“Nei tre giorni successivi, mentre la bufera iniziava a stancarsi di castigare la terra per andare a dissolversi nell’oceano, le vite di Lucía Maraz, Richard Bowmaster ed Evelyn Ortega si sarebbero legate inestricabilmente”.

Lucia Maraz posseduta dal desiderio di prendersi tutto quel che poteva dalla vita, che accresceva man mano che il futuro si accorciava, aveva voglia di innamorarsi ancora. Richard Bowmaster, introverso e metodico, viveva da troppi anni in una situazione perfettamente controllata, senza sorprese né sussulti. Evelyn Ortega, emigrata illegalmente dal Guatemala, coinvolta in una vicenda più grande di lei.

Tre personaggi ben caratterizzati messi insieme dalla fervida mente dell’autrice de “La casa degli spiriti”, la quale ha saputo raccontare con sensibilità i legami di famiglia, le difficoltà e le passioni, specchio della propria intensa esistenza. È dunque vero che oltre l’inverno del cuore è sempre viva, benché celata, la speranza che dopo le premesse della primavera ci attenda “un’invincibile estate”.

Nelle pagine finali di “Oltre l’inverno” Isabel Allende nata a Lima nel 1942, racconta ai suoi affezionati lettori come sia germogliata l’idea del romanzo. Durante il Natale del 2015 in una casa di mattoni scuri a Brooklyn, un piccolo gruppetto si era riunito per bere il primo caffè della mattina: Isabel, il figlio Nicolás, la nuora Lori, sua sorella Christine Barra, Ward Schumaker e Viviane Fletcher.

“Qualcuno mi chiese che cosa avrei scritto l’8 gennaio, che era ormai alle porte, data in cui ho sempre iniziato tutti i miei libri da trentacinque anni a questa parte. Siccome non avevo in mente nulla di preciso, loro cominciarono a buttare lì delle idee e così iniziò a prendere forma lo scheletro di questo libro”.