Pagine lette
- Autore: Paola Tonussi
- Categoria: Narrativa Italiana
Questo libro ci racconta la lettura e i suoi segreti attraverso i più grandi scrittori di sempre.
Le pagine lette e amate si sciolgono nella scrittura: è un processo naturale come la forza di gravità che attrae i corpi verso il centro della terra, solo che in quest’opera il movimento, anziché svolgersi sul piano spaziale, si dipana nella dimensione temporale.
Mi pare, infatti, che il fulcro attorno al quale girino tutti gli autori rievocati sia il senso del tempo, non solo nell’accezione di passato, presente e futuro, ma anche le sue aperture verso l’infinito, lo stesso infinito che inizia là dove si smorza l’alone di un lampione nella Venezia di Brodskij.
E allora, visto che stiamo parlando di scrittori e poeti che con le loro parole seducono il lettore stringendolo a sé e visto che non ci può essere vera seduzione slegata dal sentimento, qui, nel regno del tempo che sfugge, il sentimento per eccellenza sarà la nostalgia: ecco De Quincey che si rivede, squattrinato e felice, sull’imperiale della sua gioventù, o Ippolito Nievo che "rievoca" la sua Pisana, tirannica e amata amica dell’infanzia; o, naturalmente, Mrs. Dalloway, che la Woolf riesce a far navigare in centri concentrici sull’asse del tempo.
Ma forse neanche il tempo è il vero protagonista di tutte queste pagine lette, forse c’è qualcosa di più grande che contiene al suo interno perfino il tempo: la Natura. È la natura ambigua di De Vigny, che ricorre a lei come una grande dispensatrice di pace ma che ne riconosce l’implacabilità, ma è anche lo specchio della fragilità umana incarnata nel pettirosso di Jane Eyre, e l’emblema della vincitrice perfezione rappresentata dalla gatta di Colette.
Solo coloro che sono in grado di percepire le sfumature e la grandezza della Natura potranno poi scrivere pagine degne di essere lette.
"Poche sono le regole per scrivere bene, forse una sola, prima di tutte: saper contemplare, guardare intorno con occhi non affaticati dal pensiero".
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