Un altro giro di giostra di Tiziano Terzani

“Un altro giro di giostra” è un libro sulla malattia e sulla guarigione, l’ultimo viaggio di Tiziano Terzani in questa vita.
Le perle di saggezza contenute in questo libro sono moltissime, sparse tra righe e narrazioni tutte piacevolissime, grazie all’ottimo stile del grande giornalista e scrittore che Terzani è stato.

Un libro nato da un evento spiacevole come un cancro, anzi tre, che diventa la spinta a vivere una nuova vita, diversa dalla precedente che era stata causa della malattia.
Così Terzani, dopo essersi curato a New York con il meglio che la medicina occidentale potesse offrire, decide di partire in uno dei suoi viaggi alla ricerca di altri tipi di medicina, di cura e di guarigione.
Questo nuovo viaggio lo porterà in India e nelle Filippine, ad Hong Kong ed in Thailandia, fino ad un eremo sull’Himalaya.
Alla fine, dopo cinque anni, il cancro tornerà, per portarlo via (o "fargli abbandonare il suo corpo").

Eppure il racconto contenuto in questo libro, inclusa la fine, bellissima e commovente, non è nè triste nè rassegnato: il cancro ed il viaggio che ne è conseguito hanno consentito all’autore un ulteriore sviluppo personale, un incentivo a ridiscutere il "sè che era stato" e preparare un nuovo sè, più sviluppato e più consapevole, per l’ultimo viaggio e il distacco dalla vita terrena.

Voglio concludere questa recensione con l’aspetto del libro, o dell’autore dovrei dire, che più mi ha colpito: Terzani passa in rassegna molte culture, credenze, tradizioni e stili di vita che sono totalizzanti per molti.
Da ognuno trae qualcosa, sperimentandolo per mesi a volte, ma da nessuno trova alla fine la risposta definitiva, la verità ultima, la liberazione.
La cosa più stupefacente è che egli stesso ha l’umiltà e la capacità di comprendere i limiti a cui di volta in volta giunge, e proprio qui ho trovato la grandezza dell’uomo: dopo alcuni anni di solitudine nell’Himalaya Terzani si trova a parlar in pubblico, in Italia, e si rende conto (magari non subito) di quanto altezzoso e sprezzante verso gli altri sia diventato per via dell’abitudine alla solitudine.
Un’altezzosità che deriva dal credersi santi, superiori a chi vive una vita scialba all’europea.
Terzani riesce a porre sè stesso sotto la stessa critica che pone verso il mondo che lo circonda, evitando infine di cadere definitivamente nelle trappole che l’Io ci tende in continuazione durante la nostra esistenza.

Un libro davvero da leggere, un libro di formazione, un libro che, come tutti, vale davvero poco rispetto all’esperienza in quanto è "esperienza di seconda mano". Eppure "Un giro di giostra" è senz’altro, a mio avviso, un’esperienza di seconda mano di qualità superiore.