Una commedia italiana
- Autore: Piersandro Pallavicini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2014
Piersandro Pallavicini, classe 1962, dopo molti romanzi e racconti, è arrivato all’apice della sua bravura con questo romanzo ( Una commedia italiana , Feltrinelli, 2014), scritto benissimo, in un italiano divertito e divertente.
Siamo a Solaria, un paese immaginario nel profondo nord. La voce narrante è quella di Carla Pampaloni Scotti, una professoressa di Chimica alla Statale di Milano; cinquantenne, sembra un’Ave Ninchi dei nostri giorni, con un figlio tutto sbagliato di nome Max e l’amica del cuore, Paola Ottolina, brutta, bassa e grassa, ma con un cuore grande quanto una casa.
Il padre di Carla, ormai ottuagenario, di nome Alfredo ha fatto le bella vita: un viveur e al contempo un industriale nel campo caseario, che d’estate spariva con la sua Spider, per conoscere la bella gente, per vantarsi di essere il migliore amico di Gunter Sachs, il noto playboy tedesco, che fu marito per tre anni di Brigitte Bardot.
Il fratello maggiore di Carla, Edo, avido e rancoroso, si preoccupa di sapere che cosa andranno ad ereditare dopo la morte del padre, temendo che si sia mangiato tutto e che abbia lasciato ben poco ai figli.
In una mossa a sorpresa, Alfredo nell’agosto del 2012 invita tutti a Solaria: i figli Carla ed Edo con la sua famiglia (bambini terribili e una moglie, Margareth, di una cattiveria e di una maleducazione inaudite) e come al solito, l’Ottolina, che non lascia mai sola Carla.
Il vecchio Pampaloni porta i figli da un notaio per cedere loro la casa di Solaria e quella di Milano; Edo trova che ci sia un ammanco sull’eredità in contanti e pretende dalla sorella il sessanta per cento.
Per terminare quest’intricata storia, ci sono scritte ingiuriose sui muri della villa e qualcuno che minaccia la famiglia a tal punto che c’è bisogno del vice ispettore Erica Daldosso per sbrogliare il pasticciaccio.
Pallavicini scrive:
"Il numero delle tre cose da fare prima di morire lo mette in scena sin da quando sono ragazzina e di recente lo replica ogni volta che ci vediamo. La prima cosa è sempre il Martini. La seconda invece è il risotto alla milanese di Marcello Marchesi.....e il corteggiare una donna, cioè assaggiare la bouillabaisse come la faceva Brigitte Bardot.".
Per rendere ancora più ingarbugliato il plot, dopo tutto questo dandismo, ci sono quattro viaggi in Inghilterra di Carla, che cerca dischi in vinile di musica progressive pop e rock per lei e per Ottolina e un tentativo di ospitalità da parte del fratello, che vive a Londra, che non va a buon porto per colpa di quella megera della moglie, che indica alla cognata l’hotel dove soggiornare.
Una storia di famiglia, insomma, complicata e mai banale. Talvolta il rischio del romanzo di Pallavicini è perdere il bandolo della matassa, la sua ironia collegata alla trama va per direzioni che non sempre ci aspettavamo, ma è una commedia italiana e quindi vale la pena perdersi nei meandri del romanzo per ridere e riflettere sul fatto che tutto finisce, e si azzera con la scomparsa fisica di ognuno di noi.
Una commedia italiana
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