Una misteriosa felicità di Alberto Bevilacqua

Alberto Bevilacqua è stato un autore importante di romanzi e racconti ambientati perlopiù nella Bassa Padana, una terra che deve avere un genio particolare per la letteratura vista la presenza di scrittori di spessore.
Bevilacqua, in particolare, ha scritto opere come "La califfa" in cui è presente una grande figura di donna e raccolte di racconti come questa "Una misteriosa felicità" .
La felicità a cui allude il titolo è una misteriosa corrispondenza tra le cose e le persone che popolano il mondo che crea armonia in chi lo vive.

I racconti parlano di personaggi particolari come il pittore Migliavacca, di crisi coniugali appena accennate, di amori folli e di dolori profondi oppure dell’innocenza di un bimbo, come ad esempio nella novella "Il primo corpo non si scorda mai" nel quale un fanciullo ormai quasi adolescente scopre la vita spiando il corpo di una donna e lo racconta con innocenza.
Sono presenti personaggi storici come Maria Luigia d’Asburgo, signora di Parma, vista nella sua femminilità e non come regina, oppure inventati come Luisa, figura di donna a cui l’autore dedica un paio di racconti e che è la moglie ideale nelle sue virtù e nei suoi difetti.
E sono proprio le donne le protagoniste dei racconti. Esse sono viste come fonte di benedizione, ma anche di dolore per l’uomo, sempre però più forti di lui.

Ci sono storie reali o fantastiche, ma sempre permeate di un senso del meraviglioso che le trasfigurano, in cui compaiono persone umili che sanno riscattarsi dal loro fardello o gente di città che non dimentica i buoni sentimenti che rendono migliori anche le situazioni più alienanti.
Una raccolta quindi degna di essere letta, un grande scrittore degno di essere riletto e ricordato.