

Una questione di soldi
- Autore: Gabriella Genisi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Sonzogno
- Anno di pubblicazione: 2025
Nuova avventura della commissaria barese Lolita Lobosco, che ormai i lettori di Gabriella Genisi conoscono per averla vista e seguita anche nella fiction Rai che le ha dato il volto e l’accento di Luisa Ranieri. In questo ultimo romanzo, Una questione di soldi (Sonzogno, 2025), l’autrice ha dedicato alla personalità, alla vita sentimentale, alle vicende private della bella poliziotta dalle scarpe dal tacco vertiginoso e dalla suola rossa, le immancabili Loubutin, uno spazio più grande nella trama del libro.
C’è un delitto che sembra un suicidio, ma quando la polizia arriva sul posto, Lolita si accorge dell’enorme e quasi sconcertante somiglianza tra lei e la vittima, Margherita, una dirigente di banca caduta dal balcone di un palazzo in circostanze tutte da chiarire, come suggerisce l’infallibile intuito della commissaria.
La donna, separata da un marito che detestava la moglie, spendacciona e scialacquatrice, acquirente compulsiva di capi firmati, borse griffate, scarpe costosissime, anche se sospettato non sembra il colpevole dell’ennesimo femminicidio, perché di questo si tratta, come anche il dottor Introna, capacissimo medico legale, afferma. Mentre le indagini procedono senza veri risultati apprezzabili e la commissaria è sotto torchio dal procuratore Savelli, che le impone di chiudere rapidamente la storia, Lolita, che dopo aver lasciato l’amato commissario Caruso, trasferito a Manfredonia, ha intrapreso una relazione con un avvocato barese, pur se poco convinta; la magistrata Marietta, amica del cuore, la esorta a distrarsi, è capodanno, ma Lolita intuisce che c’è qualcosa che non va nella storia di Margherita, un tarlo che la divora. Presto sapremo che la donna misteriosa, che ha fatto operazioni avventate nella filiale della banca che dirige, contraendo enormi debiti, ha molte cose da nascondere e molte relazioni tossiche. Ma la vera rivelazione che manda in tilt la bella Lolita è un’altra, che non va raccontata, per lasciare ai lettori l’incredibile scoperta.
Come in tutti i romanzi di questa fortunata serie, Gabriella Genisi accompagna i lettori nella Bari attuale, nei suoi locali, nella sua straordinaria gastronomia, che è spesso coprotagonista della storia, fra panzerotti e spaghetti all’assassina, nelle sue diverse varianti, con gite al mare e amici carissimi che prendono il posto di una non sempre presente famiglia. Divertente la telefonata tra Lolita e Montalbano, un’invenzione che solletica gli ammiratori del notissimo commissario di Camilleri.
Nel libro vengono citati anche molti scrittori, a cominciare dagli esergo tratti da Henry Fielding e Dostoevskij, Isabel Allende, ma anche Raymond Carver, Roth, Paul Auster e Alice Munro. Molto dialetto stretto nei dialoghi, abbreviazioni dei nomi costanti (Lolì, Antò, Mariè) e molta nostalgia per l’amato Caruso e le passeggiate e le zuppe di pesce a Bisceglie, molte riflessioni sulla famiglia, quella che mette in crisi le certezze di Lolita Lobosco. Libro piacevole come tutti quelli della Genisi, questa volta con una parte sentimentale affettiva più profonda e coinvolgente, capace di dare una nuova profondità al personaggio della bella commissaria barese.

Una questione di soldi
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Torna Lolita Lobosco, la commissaria del nostro cuore.
E lo fa con una storia intrigante e magnetica, come sempre.
Siamo quasi in primavera ma, purtroppo, le belle giornate non coincidono per forza con le buone notizie.
Viene ritrovato il cadavere di una donna. Prima ipotesi: si è gettata dal suo appartamento sito al quinto piano.
Eppure Lolì non vi crede neanche per un secondo.
La cosa che più la turba?
La vittima è praticamente identica a lei.
In fin dei conti potrebbe essere il movente, qualcuno ce l’ha con Lolita e ha deciso di uccidere una donna simile a lei. La nostra commissaria ne ha sbattuti tanti al fresco e le vendetta, quando si milita tra le forze dell’ordine, è una parola con la quale bisogna fare i conti, prima o poi.
Ma torniamo alla vittima: Margherita Colonna, direttrice di una filiale di un istituto di credito.
Una donna in gamba, una donna uscita da poco da una relazione e nel bel mezzo di una nuova tempesta del cuore.
La cosa strana? Nessuno prova empatia per la sua prematura scomparsa.
Anzi, viene descritta come una donna gretta, egoista, che metteva il lusso davanti a tutto e non esitava a calpestare i sentimenti altrui.
Eppure Lolita è convinta che, in fondo, Margherita avesse soltanto tante ombre nel cuore che ne oscuravano la luce.
Ah, in tutto ciò si metteranno anche le sue questioni cuore, con un Caruso che non ne vuol sapere di uscire dalla sua vita e una nuova fiamma che si intravede all’orizzonte…
Gabriella Genisi torna con la nostra eroina preferita e lo fa con il suo stile unico e inimitabile.
Uno stile pacato che però, quando deve dire qualcosa, lo fa senza tanti preamboli.
E per questo noi lo amiamo.
Pagine popolate dai nostri amici preferiti che si arrabatteranno come possono per andare a dormire con un sorriso dipinto in volto e, perché no, sul cuore.
Una storia dedicata a chi ama i gialli e i sentimenti, un romanzo universale che ha il solo difetto di finire troppo in fretta.
P.S. siamo abituati ai colpi di scena che ci dona Gabriella, ma questa volta… ok, parafrasando i R.E.M.: “Oh no, ho detto troppo”.