La profezia del libro perduto
- Autore: Martin Rua
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2016
Una donna lapidata, le mani tranciate ai polsi da una lama, il corpo mutilato gettato in un canale di Avignone. In bocca, dei fogli appallottolati, scritti in arabo. Al giorno d’oggi, si direbbe l’ennesimo misfatto degli estremisti islamici in Francia, ma non è così. È molto peggio per le sorti del mondo e, allo stesso tempo, molto meglio per gli estimatori di Martin Rua. I fan dello scrittore napoletano e tutti i nuovi lettori del giovane narratore appassionato d’esoterismo potranno apprezzare “La profezia del libro perduto”, romanzo pubblicato a giugno 2016 da Newton Compton (pp. 330 pagine, euro 7,90), titolo che avvia una trilogia: la Prophetia Saga.
È ovvio che il delitto non passa inosservato. La stampa francese mette a fuoco la figura della vittima:
“già identificato il cadavere, si tratterebbe di Danielle Gassonet, trentacinquenne agente letteraria di importanti scrittori, tra i quali Luc Ravel, pseudonimo del più famoso e misterioso autore di bestseller in Francia. La donna, residente a Aix-en-Provence, avrebbe subito un violento pestaggio e il corpo sarebbe stato mutilato solo dopo la morte… la famiglia Gassonet è di origine ebraica. Il commissario Ozouf ritiene tuttavia...”
Ed ecco il funzionario di polizia che conduce le indagini, Francois Ozouf, corporatura massiccia, espressione volutamente dura, ma investigatore di prim’ordine.
Danielle era quindi l’agente del prestigioso autore sconosciuto, nascosto dietro lo pseudonimo Ravel e che non ha mai voluto rivelare la sua identità. Sono di un suo noir le pagine lasciate in bocca alla vittima e la chiave del delitto è proprio nei thriller politici dello scrittore senza identità, secondo monsieur le commissaire. Nessuno è all’altezza di Luc, che sta conquistando un successo planetario. Ha polverizzato le classifiche in Europa con i primi due titoli della Trilogia del Solitario. Si attende il terzo, ma quell’uomo è un enigma. Si sa che la vittima aveva in consegna il manoscritto. Ma ora la bozza dov’è finita?
La pagina appallottolata appartiene al secondo volume della trilogia. Per Ozouf, la versione in arabo è solo un depistaggio, ma il testo qualcosa vorrà pure significare. Vi si legge di un Solitario sconfitto, ma è stata omessa la parte finale del capitolo, in cui davanti al protagonista si aprono prospettive di speranza e di rivolta.
A questo punto, chi legge fa improvvisamente la conoscenza di un tenebroso miliardario, Maurice Delage, uomo enormemente ricco, solitario, taciturno, che si sposta frequentemente a Venezia e ascolta in continuazione brani di Ravel. Si direbbe ossessionato dal musicista francese.
Chi nutre un’altra ossessione è la Procura: vede dovunque terrorismo fondamentalista. Per questo, affianca alla polizia di Avignone uno dei massimi esperti del settore, in forza al Ministero degli Interni. È un vero piacere conoscere il capitano Khadija Moreau, bella da togliere il fiato. Occhi verdi, luminosi, ovale del viso perfetto, pelle olivastra che sottolinea l’origine nordafricana. Dalle labbra carnose pende, letteralmente, lo strabiliato ispettore Picard, assistente del commissario.
Poco a poco, stiamo incontrando tutti nel romanzo di Martin Rua, tranne l’indecifrabile Luc Ravel. Servirà sapere, intanto, che il protagonista delle storie di questo autore misterioso è in qualche stretto modo legato a Michel de Nostredame, il medico e astrologo noto come Nostradamus.
È chiaro che ci sarà spazio per le centurie, ermetiche, di Nostradamus e le loro interpretazioni più o meno attendibili, tanto per dare valore aggiunto ulteriore al romanzo già ricchissimo di contenuto attraenti, non pochi di stretta attualità.
Non è un caso la comparsa del veggente di Salon. Sarà lui in persona, una sua reincarnazione o un discendente nel XXI secolo? Per i lettori, la soluzione è affidata all’attenzione con la quale affronteranno le pagine dello scrittore partenopeo, queste tutt’altro che ermetiche, per fortuna. E per merito di Martin Rua.
I richiami al passato non mancano, quelli al presente sono tantissimi, i rischi che si annunciano per il futuro sono immani. Mentre crescono le azioni di un progetto terroristico, non va escluso che tra un un secolo più lontano e un tempo più vicino, non finiscano per trovarsi in conflitto guerrieri antichi e combattenti moderni. Magie dei thriller esoterici.
La profezia del libro perduto (Prophetiae Saga Vol. 1)
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