I nove custodi del sepolcro
- Autore: Martin Rua
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2015
Ritorna il nove, simbolo esoterico di rigenerazione e rinascita.
Uno, due, tre: terzo titolo della Parthenope Trilogy del napoletano Martin Rua, per le edizioni Newton Compton. Dopo il primo volume "Le nove chiavi dell’antiquario" (2013) e "La cattedrale dei nove specchi” (2014), le indagini del mercante d’arte, alchimista e massone Lorenzo Aragona giungono a compimento con “I nove custodi del sepolcro”, 278 pagine 9,90 euro, nelle librerie da aprile. Dal 9 aprile, non a caso.
Nove, nove, nove. Tre volte la perfezione del tre e simbolo esoterico di generazione o rigenerazione, di gestazione: nove mesi per la crescita di una nuova vita. Per Rua, appassionato di alchimia – ed anche buon conoscitore della fratellanza massonica, unione di intelligenze, razionalità e morale, non sodalizio politico o criminale – il nove è il numero sacro e potente del compimento di un progetto superiore. Ammette di averlo adottato anche come portafortuna per la trilogia. La scaramanzia ha funzionato a dovere, visto il successo dei tre romanzi, best seller fin dalla prima avventura di Aragona in lungo e in largo in Italia, Europa ed anche oltre. A capofitto alla ricerca di segni, di luoghi, di oggetti, volta per volta indispensabili per venire a capo di segreti e misteri remotissimi. I lettori sono conquistati dalla scrittura fluida di Rua – uno scrittore disteso, senza difetti o tic particolari - che li accompagna in autentiche cacce al tesoro. Thriller conditi di particolari storici e ricchi di riferimenti a simboli occulti, iniziatici, esoterici, presentati attraverso spiegazioni tutt’altro che prolisse e pedanti.
Insomma Martin Rua non si auto compiace di citazioni dottorali, è agli antipodi di Umberto Eco. Il suo Lorenzo Aragona è parente prossimo di Indy, il dottor Jones, non certo di, Guglielmo da Baskerville, il frate enciclopedico de “Il nome della Rosa”. Il segreto del giovane narratore partenopeo è la scorrevolezza, la capacità di scrivere storie per il piacere di raccontare, senza prendersi troppo sul serio, privilegiando una vena di leggera ironia.
Uno degli aspetti che si coglie bene nel terzo romanzo è il fascino di una Napoli sotterranea, misteriosa, ricca di una cultura antica e nobile. Una città lontana da quella guasta e amorale che le cronache raccontano ogni giorno.
È sempre apprezzabile nei libri di Rua il contrasto tra vicende oscure, luoghi tenebrosi e la chiarezza del racconto, che di fatto illumina tutto di luce brillante.
Nelle viscere di Napoli, l’archeologo Nico Valenti è fuori di sé dall’eccitazione. Ha fatto una scoperta straordinaria nel ventre cavo della città antica.
Intanto, in una latitudine più meridionale nel Mediterraneo, Sante Spiteri corre a perdifiato tra i vicoli di La Valletta, a Malta. Sta scappando… come ha potuto essere tanto ingenuo da rivelare al suo ‘amico’ Albert della cassetta? Amico, quello?
Uno è un buon conoscente, l’altro è un fraterno compagno di Lorenzo e questi è una proiezione naturale di Martin Rua. Ha una moglie greca, Artemis, proprio come lo scrittore nella realtà. Amatissima, pure nella fiction letteraria, dove la dottoressa Nikopolidou era molto malata, ma nel titolo precedente è stata salvata da una terapia avanzatissima, basata sulle nano tecnologie. E c’è stato lo zampino di una compagna d’avventura dell’antiquario-alchimista e uomo d’azione. Una russa bionda e avvenente.
Tornando a Napoli, anzi, sotto, il prof. Ha rinvenuto in una cavità nel tufo sul fianco del monte Echia un mosaico di eccezionale fattura a soggetto mitologico-marino, una scala, una porta di bronzo, un’antica iscrizione, tutto risalente al primo secolo avanti Cristo, età d’oro di Roma imperiale.
Anche Lorenzo e Artemis suono fuori sede. Li troviamo a Santorini, ospiti di un magnate russo, Viktor Babikov, collezionista di opere d’arte che più che chiedere, pretende da loro una consulenza su un oggetto antico, con iscrizione in greco classico. Lo ha comprato da un commerciante maltese, sparito improvvisamente. È proprio Sante.
Tirreno, Mediterraneo, Canale di Sicilia, Egeo: è il mare, l’acqua, uno degli elementi di questo terzo episodio della saga del nove. Un elemento primordiale si badi, aperto a qualsiasi sviluppo.
Parthenope trilogy: Le nove chiavi dell'antiquario-La cattedrale dei nove specchi-I nove custodi del sepolcro
Amazon.it: 49,90 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I nove custodi del sepolcro
Lascia il tuo commento