Delitto in alto mare di Alessandra Carnevali

In questo nuovo caso di Adalgisa Calligaris dal titolo Delitto in alto mare (Newton Compton editori, 2019), lei e il marito, il magistrato Gualtiero Fontanella, sono arrivati a un accordo per fare una bella crociera, che li porterà in Giappone. Fino all’ultimo il commissario ha sperato che succedesse qualcosa di illegale a Rivorosso Umbro, cittadina di fantasia che sembra Orvieto, ma niente, solo furti di ladri di polli, che rubano le pensioni ai vecchietti. Insomma, la donna capitola e se non si gira un po’ il mondo ci resta l’immaginazione che è sempre sfocata. Detto, fatto. In valigia vestiti per una signora attempata, mentre il marito si porta qualche completo di buona qualità, hai visto mai che a Gualtiero prenda la voglia di ballare come John Travolta. Insomma si imbarcano, dopo dodici ore di volo, da Tokyo dopo mille fastidi burocratici. La verità è che Gualtiero non è stato mai uno spendaccione, né un viveur nemmeno da giovane. Ma la moglie gli ha fatto capire che andare in pensione non è una cosa triste e col matrimonio Gualtiero ha scoperto una "seconda giovinezza".

La nave è immensa, le persone che salgono sono tantissime, eppure l’italiano, come lo spagnolo, si guarda intorno per trovare altri dello stesso paese. La nave Seastar è come una città un po’ più piccola. C’è tutto e di più. Lo si capisce dal buffet di inaugurazione, dove, come se non avessero mangiato a sufficienza, quello che restava andava dritto nelle borse delle signore. Il criterio è: “abbiamo speso, ora ci riprendiamo tutto con gli interessi”. C’era una famiglia romana che strillava in modo ossessivo e i maschi sembravano vestiti come quelle caramelle con l’incarto lucido. Per non farci mancare niente il comandante della nave di cognome fa Piassenkorp. Sulla nave Adalgisa incontra dopo tanto tempo Paris Picchio, dimagrita di venti chili, sempre blogger, che stava scrivendo un libro sulle crociere, e ritrova il gruppo che fa karate, Ottavia, magra e i capelli cortissimi, diciassettenne.
Tra i personaggi la quindicenne Anna, non molto alta ma di corporatura robusta; Clarissa, bionda e minuta; i ragazzi, tra cui spicca Mirko e il loro allenatore Casimiro Marzapane.

Poi avviene il fattaccio: è scomparsa la karateka Ottavia, non è tornata in cabina, non è agli allenamenti. La nave viene setacciata palmo a palmo e anche due sommozzatori, che il capo della sicurezza Comelli non avevo chiesto, si impegnano nelle ricerche. Comelli chiede all’ospite, il commissario Calligaris, se può aiutarlo nelle indagini, ma riceve un rifiuto: lei ha solo accettato di fare una crociera, senza intromettersi troppo. La polizia giapponese ha sicuramente tutto sotto controllo, ma il tarlo le ha cambiato la crociera. Ora per conto suo, dicendolo solo al marito che la prende sul serio, farà indagini. Se arriva da qualche parte bene, oppure continuerà a fare la turista...

La bravura di Alessandra Carnevali è senza dubbio cercare sempre nuove idee per non essere ripetitiva nelle indagini del commissario Calligaris, una donna che fa il commissario, un po’ distratta e pigra, ma che ama il suo lavoro.