Lo strano caso del quadro scomparso. Le indagini del commissario Calligaris
- Autore: Alessandra Carnevali
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2023
Strano che non ci sia stata una corsa per accaparrarsi Lo strano caso del quadro scomparso (Newton Compton, 2023), ovvero l’ultima indagine del commissario Adalgisa Calligaris, la donna commissario di Rivorossa Umbro, nata dalla penna di Alessandra Carnevali, scrittrice nata a Orvieto, laureata in Lingue.
Carnevali ha inventato la figura di Adalgisa Calligaris, questo “commissario donna” di grandissima simpatia. Ruvida, mai soddisfatta del proprio lavoro e dei suoi agenti, si sta avvicinando alla pensione e dunque gli ultimi giorni dovrebbero essere l’occasione buona per sistemare la scrivania e le sue scartoffie.
Se non fosse per l’intrusione del medico legale, Carlo Petri. La proposta di Petri è bizzarra: ritrovare i vecchi compagni delle scuole medie. Il commissario si rifiuta, non ci pensa neanche a ritrovare persone dopo oltre quarant’anni. Scherzosamente, ma non troppo, aggiunge: “E se fossero morti?”
Lei, che da anni è abituata a vedere cadaveri, non ha nessuna voglia di una rimpatriata di classe al ristorante dopo decenni. Ma il medico legale non molla e si gioca la carta della nostalgia, del “come eravamo” e la carta della malinconia.
Insomma la Calligaris non rimpiange nessuno; ma in realtà non ha scordato “frittomisto”, ovvero Luigi Gallettini, che rivedrebbe volentieri.
Lui era un ragazzino anticonformista, pur provenendo da una famiglia borghese; aveva sulla maglietta patacche di sugo e l’afrore tipico di chi ha problemi a farsi una doccia. Adalgisa ci ripensa. Sarà perché fra non molto non si troverà più nel suo ufficio, ma insieme a Gualtiero, il marito che è già pensionato, con cui pensa di organizzare una crociera o comunque andare in terre lontane. Non che ne abbia voglia, finora le erano piaciute le cenette tra marito e il “figlio animale”, ovvero Bromuro, un cane fedelissimo, anche lui davanti a un televisore per vedere l’ultima serie su Netflix con un pacco di patatine maxi. Ma questo sipario è bellissimo, perché accade raramente, mentre dopo non sarà più un’eccezione, ma la regola.
Quindi Adalgisa decide di agire: mette tutti i suoi agenti a lavorare su una lista dove ci sono i nomi di quindici persone che devono essere trovate.
In mezza giornata i suoi uomini hanno trovato almeno dieci dei componenti della lista. Ma di “frittomisto” niente, nessuna traccia, sembra scomparso nel nulla. E allora Adalgisa e la sua amica Tamara, che parla dialetto umbro, si ritrovano sul treno per Roma verso quella terra di nessuno che è la stazione Termini , dove certo trovare una sistemazione è facile, anche se a quale prezzo, in termini di igiene.
Ma Adalgisa Calligaris è un commissario che conosce anche qualche poliziotto romano. Alla fine trovano la pensione Malindi, pulita, con una bella camera dotata di un televisore. Sono a Roma, perché gli agenti di Adalgisa sono riusciti a trovare una strada che porta al Maxxi di Roma dove c’è una mostra di un pittore talentuoso, o meglio, in questo caso, “pittrice”, che è stata la compagna di Luigi, di “frittomisto”, per molti anni, dopodiché di lui si perdono le tracce. Che ne sarà stato di lui?
Noi speriamo che Adalgisa continui le sue ricerche, diventi una “donna in giallo” anche da pensionata. In ogni caso questo è un romanzo che può leggere anche chi non ha mai letto nulla di Alessandra Carnevali e ancora non conosce il commissario Calligaris. Tutto ci convince: lo stile, il contenuto, il dialetto umbro, i bar, gli spuntini, le cene di Gualtiero e persino il cane Bromuro.
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