Diceria dell’untore
- Autore: Gesualdo Bufalino
Avere vent’anni, essere reduce della Seconda Guerra Mondiale e condannato da una malattia inguaribile a passare il resto dei pochi anni di vita fra le mura di un sanatorio palermitano. Questa è la premessa con cui si apre "Diceria dell’untore", romanzo di Gesualdo Bufalino, pubblicato nel 1981 e vincitore del premio Campiello dello stesso anno.
All’interno del sanatorio, il protagonista si costruisce un’esistenza scandita dai poderosi colpi di tosse che macchiano il fazzoletto di sangue, trovando altri sfortunati compagni di ventura come il colonnello, il cappellano Vittorio, Sebastiano, i due Luigi, l’Allegro ed il Pensieroso, tutti destinati alla medesima triste fine e capeggiati dal medico, dispensatore di prognosi, Mariano Grifeo Cardona di Canicarao, chiamato il Gran Magro dai suoi pazienti. I giorni del protagonista sgocciolano via tutti uguali, aspettando la morte, fino a quando vede ballare la giovane Marta durante uno spettacolo organizzato dal nobile Gran Magro, anche lei ospite del padiglione femminile in quanto malata di tisi. Nonostante le infinite raccomandazioni a tenersi lontano da lei, ignorando le dicerie sul suo passato turbolento, il protagonista si lascia andare ad una passione di così forte impatto da fargli rivivere una seconda pubertà. Le attese, gli stratagemmi e le emozioni che i due giovani vivranno, però, non faranno altro che portare in superficie la distanza esperienziale, intellettuale e fisiologica fra i due, fino al tragico epilogo.
Con una scrittura ricercata ed evocativa, Gesualdo Bufalino fa letteralmente bruciare la Sicilia di uno splendore in netta contrapposizione al tema della morte, principe del romanzo.
Diceria dell'untore
Amazon.it: 12,34 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Diceria dell’untore
Lascia il tuo commento