Don Camillo e don Chichì di Giovannino Guareschi

Dopo dieci anni dall’uscita del primo volume, "Don Camillo. Mondo piccolo", nel 1966, esce l’ultimo volume del ciclo di Don Camillo e Peppone con il titolo "Don Camillo e don Chichì".
È un libro strano, pieno di novità, con i due antagonisti che sono invecchiati, anche se il loro cuore è pieno di fierezza. C’è una giovane generazione che scalpita e li vuole distruggere, ma ci riuscirà?

Siamo nel 1966: l’atmosfera nella Chiesa è cambiata. Niente più messa in latino, i preti devono adeguarsi ai tempi, i giovani non sopportano più i pregiudizi dei tempi andati e don Camillo... No, lui non demorde. L’obbedienza mai come in questo momento è una virtù difficile da praticare, le sue idee sono immutabili. E il suo nemico ha gli stessi problemi: il figlio minore Veleno (suo nome d’arte) non accetta più gli insegnamenti del padre e critica il moralismo del Partito, che d’altro canto è sempre più spaccato.
Ci si mette anche la scatenata e bellissima nipote di don Camillo, Cat, e un prete progressista, don Chichì, Don Camillo è circondato da forze maligne che lo fanno disperare.
Ma un vecchio leone non si può domare facilmente, dovrà faticare molto, ma sarà un lieto fine quello di don Camillo perché, come dice Giovannino Guareschi molto acutamente: "tutti i salmi finiscono in gloria". Buono e umoristico, ma anche profondo per capire i cambiamenti della società italiana.