Il palazzo del mistero di Wilkie Collins

Parigi 1852. Un oscuro palazzo adibito a locanda e a bisca clandestina frequentata da loschi individui. Una stanza da letto misteriosa in cui vengono ospitati i viaggiatori stanchi e dopo una notte di bagordi anche lui, il protagonista, l’io narrante. Un giovane inglese, appena laureato, che rischia la vita in un tentato omicidio per un terribile segreto celato fra quelle inquietanti mura.

Il personaggio creato da Wilkie Collins per il suo primo racconto, “Il palazzo del mistero” (StreetLib, 2016, formato ebook), pubblicato da Charles Dickens nella rivista Household Words è un giovanotto inglese che decide di trascorrere un periodo a Parigi con il suo migliore amico. A Parigi ama soprattutto trascorrere le notti a giocare d’azzardo. Stanco dei soliti rispettabili salotti una notte si trova per caso davanti un vecchio palazzo adibito a locanda e a bisca clandestina. Entra e inizia a giocare. La fortuna è dalla sua parte a tal punto che giocando a Rouge et Noir, sbanca il banco. Ubriaco e stanco viene invitato da un vecchio soldato a rimanere nella locanda dove trascorre il resto della notte. Una notte in cui non riesce a chiudere occhio. Poi, all’improvviso, si accorge che la parte superiore del letto sembra abbassarsi sempre di più e volerlo schiacciare sul materasso. Riuscirà il nostro giovane narratore a sottrarsi all’abbraccio mortale del letto? Beh, che cosa ne pensate?

La narrazione della short story di Wilkie Collins “Il palazzo del mistero”, titolo originale, A terribly strange bed, è asciutta e come gli altri cinque racconti che fanno parte di “After Dark” è caratterizzata da un prologo molto lungo ed esplicativo. Una storia che sin dall’inizio ti fa entrare in un atmosfera misteriosa e durante la breve ma intensa lettura tiene alta la tensione riuscendo a sorprenderti. Finale un po’ scontato ma ricordiamoci che, pur appartenendo alla letteratura del genere giallo psicologico, questo racconto è stato scritto nel periodo vittoriano.