Il panettone non bastò
- Autore: Dino Buzzati
Il Natale è sicuramente la festa più celebrata, più popolare e più attesa nella società contemporanea occidentale, insieme alle altre festività che caratterizzano il periodo natalizio. Persone credenti e non, si ritrovano così a scambiarsi auguri, regali e vivono questo giorno cercando di rispettare, se possibile, le tradizioni consolidate che lo caratterizzano da tanto tempo. Ma quale significato ha il Natale nelle nostre vite? Siamo veramente consapevoli della sua importanza o lo viviamo come una festa qualsiasi, resa diversa solo dalle convenzioni sociali secondo cui è importante spendere soldi ed essere almeno per un giorno più buoni? Possiamo uscire trasformati o rimaniamo, trascorsa questa giornata, sempre uguali, incuranti dei problemi degli altri e chiusi in noi stessi?
Esistono molti libri che parlano del Natale, ma il rischio di perdersi nei soliti discorsi retorici è molto forte. "Il panettone non bastò" di Dino Buzzati, da considerare uno tra i grandi scrittori italiani e che non ha certo bisogno di presentazioni, è una raccolta di articoli giornalistici, riflessioni e racconti dedicati al Natale, scritti dallo scrittore bellunese a partire dagli anni Trenta e pubblicati su vari quotidiani e periodici nel corso degli anni e che Mondadori ha raccolto in questo libro, certamente non tra i più noti dell’autore, nel 2004.
La premessa necessaria da fare è che Dino Buzzati non era un grande amante del Natale nonostante lo trascorresse come molti italiani con la sua famiglia d’origine ogni anno, perché essendo giornalista, (collaborò per tanti anni a numerose testate tra cui "Il Corriere della sera") lo considerava un giorno di lavoro come tanti. Questo libro tuttavia dimostra il suo particolare interesse per questa festività a cui ha dedicato numerosi scritti: 33 sono in tutto quelli compresi in questa raccolta. L’autore riesce a esprimere tutta la sua creatività, il suo amore per la vita e la sua sensibilità nelle pagine di questo libro, facendoci vedere il Natale da tante prospettive diverse e ogni testo non è mai banale, prevedibile, caratterizzato da luoghi comuni bensì c’è una continua ricerca di quei valori che non hanno età che da sempre l’uomo va ricercando, come la felicità, la pace e la spiritualità. L’Italia in cui è vissuto l’autore da adulto, quella cioè a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta e solo l’inizio dei Settanta, stava subendo delle profonde trasformazioni di carattere economico, sociale e di conseguenza culturale e nel raccontarcele Dino Buzzati ci svela la sua preoccupazione, i suoi timori e i suoi dubbi in proposito. Il racconto sincero di un uomo che ha vissuto tante esperienze tra cui quella della guerra e quindi conosce il dolore e la sofferenza e proprio a questo tema è dedicato il racconto che dà il titolo alla raccolta.
Troviamo nel libro anche argomenti più leggeri, come i consigli per fare un buon presepe nel brano "Tecnica del presepio" che apre la raccolta o i consigli della scelta dei regali da fare che secondo l’autore non devono essere utili, non devono cioè un’utilità pratica, perché ciò conta è il pensiero e quindi devono avere più un carattere spirituale e quindi essere belli, graziosi ma non troppo impegnativi. Ci sono consigli educativi per i genitori e un invito a continuare a leggere e raccontare storie anche fantasiose ai loro figli, per non inaridire le loro menti rendendoli da grandi incapaci di usare la creatività e l’immaginazione e quindi persone tristi e incapaci di inseguire i loro sogni. C’è la ricerca della spiritualità nel racconto di un sacerdote in crisi mistica, che vuole ritrovare lo "spirito del Natale". La tenerezza e l’amore di una tata nel suo modo di cucinare e in particolare nella preparazione del suo dolce nel racconto "Una torta e una carezza". Dino Buzzati non ci nasconde tuttavia l’amarezza della vita e ci sono testi in cui non c’è spazio per i buoni sentimenti e prevale il dolore.
La sensazione che trasmette la lettura di questo libro, che contiene tantissime riflessioni sul Natale spesso anche contrastanti tra loro, è di speranza nonostante tutto. C’è poesia, c’è mistero, c’è magia e tanto altro in quest’opera che aiuta davvero a preparare tutti, cristiani e non, al Natale, perché ci pone davanti degli interrogativi cui siamo chiamati a rispondere nella nostra vita, senza nasconderci ma con la sincerità e la capacità di analizzare la realtà del nostro tempo senza paura, ma con la speranza di chi come l’autore non può fare a meno di continuare a credere che questa festa meravigliosa possa cambiare la nostra esistenza.
Il panettone non bastò. Scritti, racconti e fiabe natalizie
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