Poema a fumetti di Dino Buzzati

Oggi troviamo delle grandi firme dietro ai fumetti d’autore. Molti di questi autori non erano ancora nati quando Dino Buzzati già sperimentava questa particolare forma di letteratura, a torto ritenuta minore.

Poema a fumetti, pubblicato nel 1969, per molto tempo è sparito dagli scaffali, introvabile nelle librerie.
Possiamo dire che Buzzati - appassionato del genere - è stato un pioniere del fumetto letterario, sfidando scetticismo e snobismo diffusi tra autori e critici.

Il libro, "dimenticato" per oltre vent’anni, rielabora in chiave attuale il mito di Orfeo ed Euridice, calando il tutto in una Milano misteriosa e metafisica.
Orfeo diventa il giovane cantautore Orfi. Euridice invece si è trasformata in Eura, proiezione della moglie dello stesso scrittore bellunese, Armerina.
La favola di Orfi ed Eura assume, qui, una connotazione tra l’inquietante e il surreale. I temi toccati, a pretesto della storia, sono impegnativi, profondi, complessi: il disagio esistenziale urbano in una Milano ombrosa, notturna, mefistofelica; l’uomo con la propria finitudine e l’angoscia esistenziale; il suo rapporto con la morte. Molto forte il tema della sessualità, dietro cui scorre il filo conduttore del racconto. In forma grafica, dunque, c’è tutto il Buzzati dei suoi più noti romanzi.

Nel Poema emerge un autore complesso, irrequieto, tormentato, allegorico, onirico.
Le oltre 200 tavole evocano temi, stili, messaggi mutuati da grandi artisti della pittura – il nostro si dedicava anche a dipingere - e della macchina fotografica. Infatti, numerosi disegni sono ispirati a opere di Dalì, Magritte, Picasso, De Chirico, come anche alla genialità delle foto di Man Ray.

Fatica artistica buzzatiana ripescata - per fortuna - dall’oblio in cui sembrava destinata a restare confinata ancora per chissà quanto tempo. Assolutamente da gustare.