Il piacere
- Autore: Gabriele D’Annunzio
- Genere: Classici
La vicenda narrata ne "Il piacere" è ambientata in una Roma di lusso, tra papale ed umbertina. Protagonista è il conte Andrea Sperelli, “ideal tipo del giovine signore italiano del sec. XIX”, “legittimo campione di una stirpe di gentili uomini e di artisti eleganti”, la cui massima è “bisogna fare questa vita come si fa un’opera d’arte”.
Poeta, pittore e musicista dilettante, ma soprattutto raffinato artefice di piacere, Andrea ha stabilito la sua dimora nel palazzo Zuccari a Trinità dei Monti, dove trascorre le sue giornate tra occupazioni mondane, circondandosi di persone eleganti e di oggetti preziosi, lontano dal "grigio diluvio democratico…che molte belle cose e rare sommerge miserabilmente”. Andrea è però tormentato dal ricordo di Elena Muti, una donna con la quale aveva intrecciato una relazione complicata e sensuale, bruscamente troncata dall’improvvisa partenza della donna da Roma. Dopo un breve periodo di isolamento, Andrea si tuffa in una serie di nuove avventure, finchè non è ferito da un rivale geloso durante un duello. Si abbandona allora ad una convalescenza “purificatrice” nella villa di una ricca cugina, a Schifanoia.
Qui conosce una creatura casta e sensibile, Maria Ferres, moglie di un ministro del Guatemala. Per lei si illude di nutrire un amore spirituale, ma presto il loro rapporto si intorbida, ed Andrea cerca nel contatto con lei nient’altro che riprodurre le sensazioni già provate con Elena, sovrapponendo le immagini delle due donne. Quando, al culmine di un amplesso, Andrea si lascia sfuggire il nome dell’antica amante, Maria fugge inorridita.
Il piacere
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Il Piacere è un libro straordinario. Lettura leggera, piacevole, scorrevole. Il modo di scrivere di D’Annunzio è inspiegabile, ti porta proprio lì vicino a quel fiore, in quella piazza, in quel giardino, in ogni luogo che racconta con una minuziosità e semplicità fuori dal comune. E’ una storia bellissima piena di romanticismo, eros, passione e piena di problematiche inesorabili che derivano prorpio da questi fattori. Andrea Sperelli è un esteta, cultore del bello, sempre alla ricerca del massimo gaudio in ogni attimo, che vive in una spattacolare e luminosa Roma di fine 800. Il Piacere è un mare immenso, dove di continuo c’è un alternarsi di calma piatta a volte noiosa e subito dopo uno tsunami di emozioni improvvise che ti catturano, e ti portano a zonzo nel mare tempestoso di queste pagine. E il bello è che questo mare non da nessun segno premonitore della tempesta imminente, si agita all’improvviso, e se non stai attento in quelle calme piatte rischi poi di affogare in quel turbinio improvviso, terribile e straordinario di emozioni.
Io non amo particolarmente i romanzi di D’Annunzio perchè li trovo sorpassati e preferisco di gran lunga il poeta e l’autore di teatro.
"Il piacere" si può leggere come documento di un’epoca.