La porta delle tenebre di Glenn Cooper

Con La porta delle tenebre (Nord, 2015), eccoci al secondo volume di quella che si annuncia una trilogia di Glenn Cooper, lo scrittore americano amatissimo dai lettori italiani, forse perché nei suoi libri la storia e la cultura italiana sono sempre tanto presenti.
Dopo Dannati, siamo di nuovo a Dartford, vicino Londra, con i due protagonisti che avevamo imparato a conoscere, John Camp, coraggioso soldato americano ed Emily Loughty, una scienziata delle particelle, in forza ad un progetto ambizioso quanto complesso che aveva precipitato lei, per un errore di calcolo, in una dimensione oltre, un inferno appunto, dove il coraggioso John, innamorato di lei, l’aveva raggiunta e riportata nel nostro mondo... Il nuovo romanzo parte da quel momento: le porte aperte dall’esperimento in realtà hanno riportato indietro i due, ma scagliato nell’oltre la sorella di Emily, Arabel, i suoi due bambini e un altro gruppo di innocenti cittadini che avevano avuto la sola colpa di trovarsi nel perimetro del grande laboratorio, l’acceleratore di particelle nel quale si era aperta una falla. Lo scambio fra vivi e morti, l’incontro nell’altra dimensione del gruppo dei viventi con i dannati ripropongono una serie di avventure, guerre, conflitti sia pubblici che privati, vendette, imprevedibili storie d’amore e di amicizia. Cooper riesce a condensare nelle oltre cinquecento pagine del romanzo tutto ciò che avviene tra gli esseri umani: la paura della dannazione eterna si mescola con la speranza di costruire un mondo più giusto anche nel luogo infernale e il progetto è nelle mani del vecchio generale Garibaldi, aiutato da Caravaggio, che saranno gli alleati di John Camp e i suoi compagni nel tentativo di battere i più feroci personaggi che abitano quel mondo, Stalin, Giugurta, Alessandro Magno e le decine di erranti cannibali che popolano quella dimensione dove tutto sembra per sempre perduto.
Cooper mostra una grande competenza nel ripercorrere la storia europea, individuando nei vari personaggi che popolano il suo inferno qualche caratteristica peculiare: Stalin, ad esempio, il dittatore sanguinario colpevole della morte di milioni di persone, si commuove di fronte alla presenza dei due bambini, Sam e Belle, proponendosi per loro come un vecchio nonno affettuoso; anche la regina Matilde, una sovrana spagnola, impazzisce per quei due piccoli che vorrebbe tenere con sé a qualunque costo. Poi c’è un grosso eunuco che si sacrifica per amore di Emily, accontentandosi del solo suo ricordo, o la regina Mecia che si innamora di uno dei vivi che sceglie di rimanere con lei per l’eternità, o Enrico VIII, grato perché la sua ferita infetta viene curata con una specie di muffa, progenitrice della penicillina...

Glenn Cooper ci tiene incollati alle sue pagine come sempre, in attesa della conclusione della saga: purtroppo ancora una volta si spalancheranno le porte dell’inferno, imponendo all’autore nuovi sforzi della sua inesauribile fantasia creatrice.
Solo uno scienziato dannato, Paul Loomis, riuscirà forse nell’impresa di sigillare per sempre l’altra dimensione. Vedremo.