La stanza delle farfalle
- Autore: Lucinda Riley
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2019
“La stanza delle farfalle” (Giunti 2019, titolo originale "The Butterfly Room", traduzione di Leonardo Taiuti) è il nuovo romanzo della scrittrice irlandese Lucinda Riley, che vive tra il Norfolk e il Sud della Francia con il marito e i quattro figli. I suoi libri sono dei bestseller internazionali che hanno venduto 7 milioni di copie nel mondo e sono tradotti in 30 Paesi.
È assolutamente straordinaria, tesoro mio! È raro trovarne da queste parti, e di certo ha un nobile lignaggio.
Admiral House, Southwold, Suffolk. Giugno 1943. L’eco della guerra era lontana da Admiral House, dove Lawrence “il re del popolo magico” e sua figlia Posy, si divertivano a catturare le farfalle che volavano nel giardino della tenuta testimone di momenti magici vissuti dalla famiglia. La guerra aveva reso Lawrence zoppo, quindi l’uomo camminava sempre lentamente. Ora però si sentiva molto meglio rispetto a quando era tornato a casa dall’ospedale. Lawrence era stato dimesso su una sedia a rotelle, come fosse un anziano, e anche i suoi occhi sembravano ingrigiti, ma l’aria di Admiral House con le cure della famiglia, coadiuvata dalla fedele domestica Daisy, avevano fatto miracoli ed era riuscito a guarire in fretta.
Posy adorava suo padre, la cui presenza per lei significava “casa”. C’era tra padre e figlia una comprensione infinita, era stato Lawrence a far comprendere a Posy non solo il miracolo della natura, ma anche la bellezza e la gioia di vivere, soprattutto adesso, nonostante la guerra.
È l’amore che fa nascere la magia nella vita, Posy. Anche nelle giornate più uggiose, è capace di illuminare il mondo e farlo sembrare splendido com’è adesso.
Ovviamente Posy voleva bene anche a sua madre, Adriana, la quale prima di sposarsi cantava in un locale di Parigi, ma nonostante fosse spesso a casa alla ragazzina sembrava non conoscerla bene come papà. Infatti, maman trascorreva un sacco di tempo in camera sua, afflitta da un malessere che chiamava emicrania e quando usciva era sempre troppo occupata per trascorrere del tempo con la sua figlioletta. Ora Lawrence, di professione botanico prima dello scoppio della II Guerra Mondiale, guarito dalle ferite di guerra, era pronto a tornare a combattere pilotando il suo Spitfire per dare il proprio contributo per lo sforzo bellico. I nazisti iniziavano ad avere i giorni contati, il conto alla rovescia era iniziato, l’Europa presto sarebbe stata liberata dal folle dominio di Hitler.
Ma anche i luoghi sospesi nel tempo, incantevoli come Admiral House custodiscono un segreto, che una volta Posy si fosse decisa a vendere la casa, alla soglia dei 70 anni, sarebbe dovuto venire alla luce.
Il doppio piano temporale è la cifra stilistica di Lucinda Riley, abilissima nel creare trame capaci di catturare l’attenzione del lettore. Ѐ il caso anche del presente testo, dove una donna che per tutta la sua esistenza si è spesa per il bene della propria famiglia dovrà prendere una difficile decisione. Ѐ facile affezionarsi al personaggio di Posy, dapprima bambina innamorata delle farfalle e poi adulta consapevole e generosa.
Promettimi che quando troverai l’amore, lo prenderai al volo e non lo lascerai più andare.
La stanza delle farfalle
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La stanza delle farfalle, di Lucinda Riley (Giunti, 2019, trad. Leonardo Taiuti), è un romanzo coinvolgente e sorprendente.
Posy ha ormai settant’anni, e vive ancora nell’immensa casa dove è cresciuta e dove amava osservare le farfalle che si posavano sui fiori dello splendido giardino. La dimora ora ha però bisogno di una ristrutturazione che l’anziana non si può permettere, per cui si convince che probabilmente è arrivato il momento di venderla. Ma all’improvviso, quando tutto sembra ormai deciso, tutti gli equilibri familiari vengono scombussolati: Nick, il figlio minore, è tornato dall’Australia senza alcun apparente motivo. Sam, suo fratello, ha deciso di voler rilevare la casa della madre, nonostante i suoi costanti fallimenti nel mondo dell’imprenditoria. Infine Freddie, il suo grande amore che l’aveva abbandonata anni prima senza alcuna spiegazione, è tornato nella sua vita. E anche se non capisce tutti questi cambiamenti, Posy scoprirà presto che ci sono segreti sconvolgenti sepolti nel passato, che minacciano di tornare in fretta a galla...
Posy è una donna dolce e coraggiosa, non esita a prendersi cura di chi ne ha bisogno e a difendere la sua famiglia, ma ammette senza problemi gli errori dei figli, senza tentare di accampare scuse. Tratta con incredibile premura la nuora e adora i nipotini, e tutti loro hanno un gran bisogno del suo calore che purtroppo non arriva dal padre di famiglia, Sam.
Ed è proprio lui che ho detestato, per il motivo a cui ho appena accennato: non è in grado di fare il genitore e ancor meno il marito. Lascia moglie e figli soli nei momenti di difficoltà, non ha alcuna capacità di gestire gli affari e quei pochi spiccioli che rimangono li sperpera tutti in alcool, riducendo così sul lastrico la famiglia, e costringendo la moglie a mangiare sempre meno pur di riuscire a nutrire correttamente i bambini. Quando lei prova a fargli notare la situazione economica e i bisogni di dui figli che stanno piano piano crescendo, lui è in grado solo di urlarle contro e convincerla ad avere fiducia per l’ennesima "ultima volta".
Questo personaggio mi ha fatto pensare molto all’attualità, al patriarcato, agli uomini che accecati dall’ira o dall’alcool fanno del male alla propria famiglia, arrivando addirittura a rischiare di uccidere le proprie mogli. E questa situazione drammatica e sempre più frequente che purtroppo non accenna a cambiare.
Gli insegnamenti di questo romanzo, così come le sue parti principali e i momenti chiave, sono racchiusi in queste pochissime parole:
Parole sagge, perchè così come non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, chi vede qualcosa che non corrisponde a ciò desidera ha una straordinaria capacità di ignorarla e risultare peggio di chi non ha visto davvero.
Consiglio davvero questo romanzo che è stato capace di catturarmi sin dalle prime pagine, scaturire in me emozioni contrastanti e farmi riflettere un sacco.