Le storie dipinte di Dino Buzzati

Dino Buzzati è stato uno scrittore prestato alla pittura o un pittore prestato alla narrativa? Classica domanda delle cento pistole, perché le tavole di Le storie dipinte, pubblicato da Mondadori, rivelano sapori e tendenze tra il surrealismo ed il metafisico: si scoprono infatti contaminazioni evocative dei quadri di Salvador Dalì e Giorgio De Chirico, tanto per citare un paio di nomi sacri dell’arte figurativa del secolo scorso.
Buzzati stesso, del resto, in varie occasioni ammise di sentirsi più pittore che giornalista e scrittore, arrivando anche ad allestire a Milano, alla fine degli anni Cinquanta, una prima personale delle sue opere con un discreto successo di attenzione e critica.

Il volume, in formato tascabile, raccoglie le produzioni buzzatiane in una caleidoscopica e vivacissima passerella composta da visioni, allegorie, incubi, misteri, corredate di telegrafiche narrazioni didascaliche a supporto delle scene rappresentate. Lo stesso titolo di copertina riproduce la calligrafia genuina e fanciullesca dell’autore, in contrasto con complessità del messaggio artistico delle tavole qui contenute.

Non è immaginabile apprezzare il Buzzati narratore senza averne conosciuto le qualità di pittore con le sue raffigurazioni oniriche, fantastiche, erotiche, sibilline, inquietanti; i suoi soggetti geometrici, spigolosi, corposi, gotici, evocativi; i suoi colori vividi, decisi, densi, penetranti.

Un artista a tutto tondo, pionere del moderno graphic novel e di cui se ne scorgono i primi accenni proprio in questo libro.

Favola, fantascienza, mistero, cronaca nera si intrecciano e convergono nelle produzioni di Buzzati, lasciando alla libertà e alla fantasia del lettore di trarre le proprie conclusioni.
C’è, in verità, poco da leggere e moltissimo da osservare, contemplare, riflettere. I brevi cenni guida accanto ad ogni quadro aiutano ad esplorare, in punta di piedi, la complessa sensibilità artistica di questo poliedrico ed effervescente protagonista della nostra letteratura.

Pagine ad alto impatto fiabesco, immaginifico, ammaliante, poetico, magico, irreale, conturbante, ermetico, tenebroso da sfogliare e gustare più e più volte.