Lezioni
- Autore: Ian McEwan
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2023
Il più grande scrittore inglese vivente è Ian Mc Ewan? Per me sì, avendo letto tanti dei suoi numerosi libri, riflettendo su questo ultimo romanzo, Lezioni (Einaudi, traduzione di Susanna Basso), uscito nel febbraio 2023, che propone tante riflessioni sulla storia, sulla società, sulla letteratura, sulla musica, sulle vicende del secolo passato e si affaccia con piglio prepotente a quello che stiamo vivendo, attraverso la vita del protagonista, Roland Baines, nato nel 1948.
Tentare di riassumere la trama di questo libro lungo e complesso per le sue tante implicazioni non è semplice, soprattutto perché l’orizzonte a cui si affaccia lo scrittore è vastissimo e raccoglie le impressioni, i traumi, gli amori, le delusioni di una vita affettiva, pubblica e privata, che non tralascia nulla della sua complicata esistenza.
Ci sono alcuni temi centrali nella storia che McEwan sa raccontare con la sua consumata abilità di narratore: il rapporto con i genitori, la mamma Rosalind, sempre triste, e lui non ne conosce la ragione, forse perché il padre, il maggiore Robert, la picchia. Vivono anni in Libia, dove Roland trascorre un’infanzia serena, fin quando i genitori lo spediscono in una scuola nel freddo nord dell’Inghilterra, severa e difficile: qui il ragazzo quattordicenne mostra un innato talento per la musica, e comincia le sue lezioni di piano, con la giovane e bellissima maestra Miriam Cornell.
La vita di Roland a questo punto cambia improvvisamente in modo pericoloso: la donna infatti si invaghisce del giovane allievo, lo abusa, lo manipola, lo irretisce attraverso il sesso e la musica e rischia di farlo smarrire.
Il ragazzo, appena sedicenne, riuscirà a fuggire da una trappola vischiosa e comincia la sua vita di adulto, tra lavori saltuari, l’assenza di scuola e di titoli, una cultura da autodidatta in cui le letture si alternano alla musica, la vocazione poetica al tennis di cui diventa maestro e, ancora, l’attività di suonatore di piano bar, la rinuncia alla carriera di pianista classico.
L’incontro con Alissa, anglo-tedesca, porta la coppia a un innamoramento fugace, da cui nasce il figlio Lawrence; quando il piccolo ha appena sei mesi, Alissa scompare, senza lasciare tracce dietro di sé. Roland proverà a mantenere rapporti con i suoi genitori in Germania, Florence e Heinrich, per dare un’idea di famiglia a Lawrence, che cresce con il solo padre, senza notizie della madre che non ha mai conosciuto.
La vicina di casa Daphne, saggia e determinata, con i suoi tre figli, sarà l’aiuto che consentirà a Roland e a suo figlio di vivere una parvenza di normalità.
Nella lunga narrazione gli anni passano, nel 1989 cade il muro di Berlino, e Roland si troverà al centro della storia pubblica, riannodando casualmente i fili di quella privata: si rifugia pressato dall’entusiasmo della folla festante nel bar dell’Hotel Adler, dove incontra, dopo molti anni, Alissa, in compagnia del suo editore.
Lei è diventata una importante e nota scrittrice tedesca, che ribadisce la sua volontà di non avere rapporti con lui né col figlio, alle cui lettere non ha mai risposto, riservandosi solo un doveroso mantenimento economico.
Altri avvenimenti si susseguono nella vita di Roland e della sua famiglia allargata; il rapporto con Daphne si approfondisce, fino a diventare un matrimonio intorno a cui si riuniscono i rispettivi figli, mariti, nipoti.
Nelle ultime pagine del libro viene raccontata la decadenza, la malattia, l’invecchiamento, l’angoscia di morte. I bilanci, le sconfitte, gli errori, i ripensamenti di un’intera vita tornano a turbare la coscienza di un uomo poco ambizioso, che si è trovato ad attraversare circostanze ambigue, che si è lasciato vivere in qualche modo con poco coraggio, molta rassegnazione: un uomo senza qualità particolari, come tanti, incapace di opporsi, di impegnarsi, di combattere, denunciare, vittima di due donne, Miriam e Alissa, che ne hanno stravolto i sentimenti, la fiducia nel rapporto amoroso, lasciandolo solo, sospinto dalle circostanze inquietanti e spesso drammatiche del secolo scorso.
Pagine straordinarie, prova alta di un grande narratore che sa parlare di tutto, avendo idee chiare su politica, economia, guerra, mutamenti climatici, eventi storici salienti che hanno modificato la percezione dell’esistenza: dalla decolonizzazione dell’Africa alla crisi dei missili di Cuba, dall’invasione dell’Iraq alla fine del regime sovietico, dalla situazione politica inglese, da Thacher a Blair, fino al nostro secolo, Torri Gemelle e pandemia di Covid-19.
Una lettura che interessa, coinvolge, affascina, conquista, anche se l’ormai ultrasettantenne Roland, ha voluto bruciare i quaranta diari nei quali ha raccontato la sua vita, che ormai si svolge soltanto nell’amore della nipotina, Stefanie, con cui parla in tedesco: l’unica speranza di sopravvivere agli avvenimenti cupi di un tempo inquietante .
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