Lois la strega
- Autore: Elizabeth Gaskell
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Elliot
- Anno di pubblicazione: 2016
Elliot nella Collana Raggi edita “Lois la strega” (2016, titolo originale Lois the Witch, traduzione di Ilaria Mascia), novella gotica della grande autrice inglese di Elizabeth Cleghorn Gaskell (Londra, 29 settembre 1810 - Alton, 12 novembre 1865) pubblicata nel 1861.
È la cittadina di Salem nel New England, alla fine del Seicento colonia britannica, resa celebre dal romanzo “La lettera scarlatta” (1850) di Nathaniel Hawthorne. la protagonista di queste poche ma coinvolgenti pagine. Il villaggio di Salem è anche noto per il “Processo alle streghe di Salem” cioè quella serie di atti rivolti a persone accusate di stregoneria che qui si svolsero a partire dal 1692. Lois Barclay, suddita di Guglielmo III d’Inghilterra, rimasta orfana di entrambi i genitori, nella primavera del 1691 aveva lasciato il Vecchio Mondo per sbarcare in un continente sconosciuto, l’America. Abituata al villaggio di Barford nel Warwickshire e alla casa del pastore dove era nata, figlia unica di genitori ormai lontani dal fiore degli anni, Lois avrebbe diviso la sua vita con quella dei coloni puritani del New England. Ralph Hickson, lo zio materno di Lois, viveva a Salem insieme alla sua famiglia composta dalla rigida, alta e spigolosa moglie Grace, dal figlio Manasseh e dalle figlie Faith e Prudence. Gli abitanti del New England erano dei tipi bizzarri
“sempre a pregare, sempre in ginocchio qualsiasi cosa succeda”.
Ralph Hickson era morto poco tempo dopo l’arrivo della nipote, la scomparsa dello zio aveva peggiorato i rapporti di Lois con la famiglia. La ragazza sentiva la mancanza di simpatia che tutti quelli con cui era finita a vivere manifestavano verso la vecchia lealtà ereditaria (politica e religiosa) nella quale era stata cresciuta. Per Manasseh e sua madre si trattava, più che di mancanza di simpatia, di una manifesta e risoluta antipatia verso tutte le idee più care a Lois “straniera episcopale”. Le convinzioni della ragazza inglese erano inoltre tutte dalla parte di ciò che oggi definiremmo Chiesa di Stato, e che era in quel paese e a quel tempo considerato
“una superstiziosa osservanza delle direttive papiste nonché una stima servile per la famiglia di un re tiranno e miscredente”.
A Salem, presidio puritano nell’America della fine del XVII Secolo, era credenza diffusa che gli spiriti, benigni o maligni, potessero influenzare visibilmente la vita degli uomini. Allora come guida spirituale si apriva la Bibbia in un punto casuale e la prima riga su cui si posavano gli occhi era intesa come un consiglio proveniente dal Signore. Nelle ombre si vedevano cose misteriose e inspiegabili, come le varie forme che assumeva Satana alla ricerca della sua prossima vittima. Quei racconti sussurrati di vecchie tentazioni, di luoghi infestati e di terrori diabolici abbondavano con l’arrivo del lungo inverno quando Salem era completamente innevata e abbandonata a se stessa. Dunque non stupiva il fatto che un straniera giunta dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, complici gelosie e invidie, venisse denominata “malvagia strega inglese”, con tutte le tragiche conseguenze del caso. Guai se una pecorella del piccolo gregge di Salem (prevalentemente una donna o una ragazza) potesse mai allontanarsi così tanto da cadere in una perdizione senza speranza, rendendosi colpevole del peccato senza perdono,
“il peccato della stregoneria”.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Lois la strega
Lascia il tuo commento